Roma – Zone Franche Montane di Sicilia: anche Castell’Umberto, e Raccuja tra i 110 amministratori per la fiscalità di sviluppo

Ben 110 amministratori dei 133 comuni che rappresentano le Terre alte di Sicilia, coordinati dall’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia hanno preso parte, questa mattina, alla grande adunanza che si è svolta in piazza di Montecitorio a Roma. Amministratori locali e deputati e politici nazionali sono intervenuti ai microfoni della postazione #Dirittodiresidenza e in diretta sulla pagina Facebook a sostegno dell’iniziativa volta ad ottenere la fiscalità di sviluppo, già approvata con ddl n.641/A, dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta n° 162 del 17 dicembre 2019. Trattandosi di Legge voto, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, è stata sottoposta al Parlamento della Repubblica.

La delegazione di sindaci e comitato dell’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia ha espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata dai ministri per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna e dalla ministra e gli affari regionali e le autonomie del governo Draghi, Maria Stella Gelmini. «Il ministro Carfagna ci ha ascoltato – ha commentato il coordinatore regionale delle Zone Franche Montane Sicilia, Vincenzo Lapunzina – e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la definizione dell’iter legislativo». Nella delegazione ricevuta dal ministro Mara Carfagna erano presenti Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia, in rappresentanza dell’Anci Sicilia, Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita, in provincia di Messina, il comune più piccolo dell’Isola.

La nota del sindaco Orlando dell’ANCI

“SOSTEGNO AI SINDACI. LEGGE NECESSARIA PER SUPERARE IL DEFICIT COMPETITIVO”

Lo ha detto il presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, che aggiunge: “ Si tratterebbe di un traguardo importantissimo in grado di compensare, almeno in parte, il deficit competitivo anche attraverso  una fiscalità di sviluppo. L’istituzione delle Zone Franche Montane è una priorità per dare  a questi territori, in grave difficoltà economica, una prospettiva di sviluppo e per contrastare la desertificazione demografica ed economica che rischia di avanzare inesorabilmente anche in seguito all’emergenza sanitaria”. Pieno sostegno a tutti i sindaci siciliani che oggi manifestano in piazza Montecitorio chiedendo l’approvazione da parte del Parlamento nazionale della legge per il riconoscimento delle Zone Franche Montane”.

Per il comune di Castell’Umberto c’era il vicesindaco Valeria Imbrogio Ponaro, che ci sottolinea “Lavoriamo su questo progetto delle ZONE FRANCHE MONTANE già da circa 6 anni (2015). Ormai possiamo dire che siamo allo step finale, e non ci arrenderemo perché è doveroso per i nostri territori per i nostri paesi per i nostri giovani. Non possiamo restare fermi ed assistere al continuo spopolamento sulle terre alte di Sicilia… Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la deputazione di Camera e Senato e quindi di dare ai nostri giovani strumenti amministrativi tecnico finanziari e permettere loro di testare nei nostri piccoli paesi e arrivchirli con le loro maestranze”.

 

Il primo cittadino di Raccuja Ivan Martella evidenza che la protesta, l’ultima di una serie di inziative, nasce per  sostenere l’approvazione della legge sulle Zone FRANCHE Montane. Sottolinenando che è stata: “Una battaglia di civiltà per una nuova vita dei Borghi Montani e per un aiuto concreto allo sviluppo dell’imprenditorialità e al ripopolamento dei borghi, grazie ai numerosi benefici fiscali previsti sulle principali imposte (Irpef, Iva, Imu), nonché la decontribuzione per le nuove assunzioni”. Quidni  evidenzia con forza che “l’appello, rivolto alla deputazione romana, è stato quello di approvare celermente una legge che non ha colore politico ma che rappresenta una speranza per l’economia delle aree di montagna dell’isola. La legge sulla fiscalità di vantaggio delle zone montane siciliane è stata approvata dall’Assemblea regionale siciliana nel dicembre 2019 e da allora attende il via libera del Senato, una situazione di stallo che ha scatenato la mobilitazione dei sindaci siciliani che da diversi mesi hanno attivato un presidio permanente presso lo svincolo di Irosa”.

A rappresentare i nebrodi anche il Sindaco di Alcara Li Fusi Ettore Dottore, il vice sindaco di Galati Mamertino Vincenzo Amadore  e gli Assessori di Floresta Rosalba Mollica e di Naso Antonino Letizia.

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