<<La Regione Siciliana è entrata ufficialmente in zona rossa il 17 gennaio, ma alcuni comuni siciliani, a causa dell’elevato numero di contagi, nonché della situazione emergenziale dei posti disponibili negli ospedali covid, per contenere e fronteggiare la pandemia, su indicazione delle asp e degli amministratori locali, con ordinanza del presidente Musumeci sono stati posti in zona rossa molti giorni prima dell’intera regione Siciliana.
Penso ai comuni nebroidei e soprattutto alla città di Messina con i suoi 230.000 abitanti, unico capoluogo d’italia, in cui moltissime attività si sono viste costrette ad abbassare la saracinesca senza il meccanismo di ristori, normalmente previsto per le intere regioni che vanno in zona rossa.
Per tale ragione ho ritenuto indispensabile impegnare il Governo a valutare l’opportunità di prevedere, con specifici provvedimenti , anche normativi e di carattere temporaneo, un apposito sistema di aiuti economici e sgravi fiscali finalizzati a sostenere economicamente, psicologicamente e strutturalmente i cittadini e le attività economiche presenti nelle zone rosse, istituite (ovviamente su tutto il territorio nazionale) a seguito di ordinanze emanate in maniera specifica per i singoli comuni.
Sarà mia premura – conclude la deputata – presentare un emendamento adeguato, nel prossimo Decreto utile, al fine di rendere concreto l’impegno avanzato>>.