La misura è colma. Considerato che gli appelli dei sindaci del Distretto sono rimasti inascoltati dal direttore generale La Paglia e dal commissario Crisicelli, ho inviato una nota al Prefetto mettendo in luce tutte le falle di un sistema sanitario ormai fuori controllo. Risultati dei tamponi sempre più lenti, famiglie in isolamento in attesa dei tamponi con danni economici sempre più pesanti, sistema di tracciamento in tilt. Soltanto le unità dell’ufficio prevenzione stanno svolgendo un lavoro encomiabile ma non avendo contezza dell’esito dei tamponi poco possono fare. Sicuramente c’è chi ci sguazza in questa emergenza non considerando i danni psicologici ed economici che i cittadini subiscono nell’attesa infinta dei risultati dei tamponi. Spero che Sua Eccellenza il Prefetto possa porre fine a questa vergogna, altrimenti questa settimana stessa mi rivolgerò alle autorità giudiziarie.
ALL’ECC.MO SIG. PREFETTO DI MESSINA DOTT.SSA MARIA CARMELA LIBRIZZI protocollo.prefme@pec.interno.it
Oggetto: Gestione emergenza epidemiologica – segnalazione criticità.
Preg.mo S.E. sig. Prefetto,
il sottoscritto Salvatore Castrovinci, in qualità di Sindaco pro tempore del Comune di Torrenova, con la presente nota, preso atto delle plurime note e richieste inviate agli organi competenti e rimaste prive di concreto riscontro, che si allegano in copia alla presente per Sua opportuna conoscenza, desidera portarLa a conoscenza della situazione in cui ad oggi si trova il Distretto Sanitario di S. Agata Militello.
Ai fini di una migliore comprensione della gravità della situazione, preme porre l’attenzione su alcuni profili normativi che vengono in rilievo.
In merito all’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Virus Covid–19, gli attuali protocolli che vengono seguiti, in virtù dei provvedimenti sinora adottati dal Governo centrale, prevedono che, dopo un’accertata positività, parte a cura dell’Asp competente l’indagine epidemiologica, per tracciare chiunque sia entrato a contatto con il paziente risultato positivo.
Ritenuta la straordinaria necessità e urgenza, il Governo nazionale ha emanato precise disposizioni per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, adottando misure di potenziamento della rete di assistenza territoriale e delle funzioni del Ministero della Salute.
In particolare nel DECRETO-LEGGE 9 marzo 2020, n. 14, tra le misure di potenziamento del SSN, veniva prevista la costituzione di “Unità speciali di continuità assistenziale” (c.d. Usca) presso una sede di continuità assistenziale già esistente. Tale unità speciale avrebbe dovuto essere istituita con un rapporto di una unità ogni 50.000 abitanti (cfr. art. 8, D.L. 14/2020);
Con successivo D.M. del 30 aprile 2020 è stato poi chiarito che “La ricerca e la gestione dei contatti, per essere condotta in modo efficace, deve prevedere un adeguato numero di risorse umane, quali operatori sanitari e di sanità pubblica, personale amministrativo e, ove possibile, altro personale già presente nell’ambito dei Servizi veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione, da coinvolgere secondo le esigenze locali. Sulla base delle stime dell’ECDC, per garantire in modo ottimale questa attività essenziale dovrebbero essere messe a disposizione nelle diverse articolazioni locali non meno di 1 persona ogni 10.000 abitanti includendo le attività di indagine epidemiologica, il tracciamento dei contatti, il monitoraggio dei quarantenati, l’esecuzione dei tamponi, preferibilmente da eseguirsi in strutture centralizzate {drive in o simili),il raccordo con l’assistenza primaria, il tempestivo inserimento dei dati nei diversi sistemi informativi.” (all. 1 D.M. 30 aprile 2020).
Ancora, in Sicilia, con documento congiunto prot. N. 33108 del 24.09.2020, denominato “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di COVID-19 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia – Circolare esplicativa dell’Assessorato della Salute Regione Siciliana” venivano imposti alle Asp provinciali degli speciali adempimenti ai fini dell’individuazione di Usca prettamente scolastiche “da dedicare all’effettuazione dei tamponi rapidi antigenici scolastici” con il compito di “accelerare i processi di segnalazione, indagine epidemiologica e adozione dei provvedimenti sanitari”;
E’ evidente che la ratio dell’impianto normativo è pertanto strettamente collegata alla necessità di implementare un solido sistema di accertamento diagnostico, monitoraggio e sorveglianza della circolazione di SARS-CoV-2 (casi confermati e loro contatti), al fine di intercettare tempestivamente eventuali focolai di trasmissione del virus, nonché di calcolare il progressivo impatto sui servizi sanitari;
Ora, il Comune di Torrenova, appartiene al Distretto Sanitario di S. Agata Militello di cui fanno parte ben 19 Comuni della Provincia di Messina CON UNA POPOLAZIONE COMPLESSIVA DI RIFERIMENTO SUPERIORIE A 70.000 ABITANTI;
E’, pertanto, evidente il carico di lavoro derivante dalla necessità di tracciare, individuare, porre in isolamento e fine isolamento tutti i contatti avuti dal paziente sospettato di contagio o covid-19 positivo;
Gli Uffici di pertinenza del Distretto socio Sanitario, in assoluto spregio ai provvedimenti normativi surrichiamati, sono del tutto sottodimensionati rispetto alla popolazione da servire, e, da mesi, sono oberati da una mole di lavoro che, rispetto, al personale a disposizione, non consente una celere risposta al sistema di tracciamento, isolamento e fine isolamento dei soggetti legati a casi di positività covid-19;
Il personale in forza al Dipartimento di Prevenzione, nonostante l’esiguità rispetto alla popolazione da servire, con encomiabile ed instancabile operosità, tenta quotidianamente di reggere all’enorme mole di lavoro connessa con la gestione dell’emergenza epidemiologica.
Ciò nonostante, la situazione di sofferenza del sistema è ancor più di palmare evidenza nel settore scolastico nell’ambito del quale l’USCA Scolastico è, nei fatti, inesistente e non si riescono ad avere risposte celeri sui risultati dei tamponi che consentirebbero di evitare continue interruzioni delle lezioni in presenza in attesa degli esiti di tamponi sulla base dei quali si potrebbe poi tempestivamente procedere alle notifiche dei provvedimenti di isolamento.
-. Più volte e a più riprese sono stati sollecitati gli organi competenti ad adottare provvedimenti di implementazione del personale sanitario e amministrativo e, nell’assoluto e permanente immobilismo, lo scrivente, in qualità di Sindaco pro tempore, insieme agli altri 18 Sindaci del Distretto, avevano, addirittura, manifestato la disponibilità a fornire supporto e sostegno all’azione del Distretto Sanitario mettendo a disposizione proprio personale dipendente che potesse, quantomeno, occuparsi dell’attività di predisposizione e notifica dei provvedimenti di isolamento e fine isolamento.
Il sistema di monitoraggio e di adozione delle misure di contenimento del rischio sanitario è fortemente condizionato negativamente dai lunghissimi tempi di attesa dell’esito dei tamponi che ormai si aggira intorno, addirittura, a 7/8 giorni, mettendo, così, a dura prova numerosi cittadini che non riescono a ricevere esito del proprio tampone molecolare in tempi ragionevoli, rischiando non solo di non poter ricorrere tempestivamente alle cure del caso, ma anche di vedere prolungati i tempi di isolamento al di là di ogni limite di tempo ragionevole: il tutto con gravi ripercussioni anche nel campo socio-lavorativo ed economico, anche sotto il profilo dell’impossibilità di documentare l’assenza dal posto di lavoro;
-. Ciò senza contare che ogni ritardo e/o omissione ovvero qualunque altra condotta pregiudizievole potrebbe determinare l’accensione di focolai.
Nonostante la criticità della descritta situazione, ad oggi nessun provvedimento è stato adottato al fine di rendere più celere il processamento dei tamponi e di implementare il servizio, nonostante, come da normativa surrichiamata, l’Asp di Messina avrebbe potuto “dirottare” su tali servizi anche i dipendenti addetti al dipartimento di prevenzione del servizio veterinario, nonché utilizzare gli altri strumenti in deroga per il reclutamento urgente di personale.
Alla luce di quanto sopra rappresentato, si chiede a S.E., nella qualità di rappresentante locale del Governo, con funzioni di impulso e di garanzia della presenza dello Stato sul territorio, di adottare ogni più opportuno atto o provvedimento finalizzato a “sensibilizzare” gli Enti competenti a dare concreto riscontro alle richieste più volte formulate.
Resta inteso che, ove nemmeno la Sua Pregiatissima opera di “sensibilizzazione” dovesse cogliere nel segno, mio malgrado, non mi rimarrà altro che rivolgermi alla magistratura affinchè possa accertare fatti e responsabilità.
Si allegano: note di sollecito inviate agli organi competenti.
Con osservanza
Dott. Salvatore Castrovinci.