Dopo alcuni mesi di silenzio istituzionale, la minoranza Condividi Castell’Umberto, nei giorni scorsi, dopo l’ultimo consiglio comunale, con un volantino “pesante”, attacca l’amministrazione del sindaco Enzo Lionetto, sulla questione mutui.
Nella nota, come ci spiega anche telefonicamente Veronica Armeli, candidata sindaco alle ultime consultazioni ed adesso capogruppo della minoranza, ribadisce quanto scritto nel volantino pubblico. “Continua la gestione alquanto inadeguata ed azzardata della res pubblica da parte dell’Amministrazione Lionetto.
In poco più di due anni sono stati accesi ben 4 mutui, nonché richiesta un’anticipazione di liquidità per un ammontare di Euro 355.650,53 allo scopo di saldare i numerosi debiti “commerciali” gravanti sul Comune di Castell’Umberto. Il primo mutuo di ben Euro 183.096,00 contratto per l’acquisto, tra gli altri, di un mezzo quale minipala- miniescavatore, prezzo di Euro 48.190,00.
Ad oggi, la pulizia del territorio viene comunque affidata a terzi. Secondo mutuo dell’ammontare di 80.000,00 euro per la sistemazione del campo sportivo, ridotto in condizioni “imbarazzanti” e per il quale l’Amministrazione Pruiti aveva richiesto un finanziamento oggetto di contenzioso e che sembrerebbe, da quanto dicono, finalmente in procinto di liquidazione. Terzo mutuo di Euro 480.000,00 per la realizzazione di un autoparco comunale – per chi? Per cosa? Non lo riteniamo essenziale, sottolinea Armeli, considerando che basterebbe sfruttare al meglio gli immobili già a disposizione dell’Ente.
Quarto mutuo del valore di Euro 300.000,00 per la ricostruzione di loculi del cimitero comunale – senza riprendere, qui, antiche questioni sui disagi causati dalla mancanza di posti nel cimitero, ci si auspica solo che, nel mentre, vengano realizzati anche i servizi igienici, oggi in esso mancanti e dalle norme vigenti previsti nonché sistemata la chiesetta al momento utilizzata come camera ardente e, secondo noi, meritevole di manutenzione.
A ben vedere, dunque, l’Amministrazione Lionetto non sa reperire altri soldi se non attraverso i mutui, mettendo, cioè, le mani in tasca ai cittadini che per i prossimi 30 anni e più dovranno pagare le scelte, a nostro dire, catastrofiche degli attuali amministratori.
La redazione di nebrodi24, resta disponibile ad accogliere eventuali repliche sulla vicenda