Le due esplosioni sono state di minore intensità rispetto a quella del 3 luglio di un anno fa che causò la morte di un escursionista che si stava inerpicando sul versante di Ginostra, il borgo di Stromboli raggiungibile solo via mare che conta complessivamente una quarantina di residenti.
“Intorno alle 5 del mattino siamo stati svegliati da due forti boati che per un attimo ci hanno fatti ripiombare nuovamente nella paura, per fortuna non si è trattato di nulla di grave e tutto è sotto controllo”, racconta Gianluca Giuffrè, titolare di un mini market, che abita a Ginostra insieme alla moglie e a due figlie piccole. Giuffrè, che è anche giornalista, lancia un appello al sindaco di Lipari Marco Giorgianni e alle istituzioni, che in seguito all’esplosione di un anno fa avevano assicurato una serie di interventi infrastrutturali.
“La nostra vita – spiega – dipende dalla piena funzionalità del pontile e passa anche dalla messa in sicurezza dei costoni rocciosi. A Ginostra nulla è stato fatto dallo scorso anno”. A Stromboli sono presenti in questi giorni centinaia di turisti. Uno dei tour operator dell’isola, Mario Cincotta, cerca di rassicurarli e sottolinea che sull’isola non c’è alcun pericolo: “E’ tutto tranquillo, nessun motivo di panico.
Il vulcano ha fatto solo il suo mestiere. Da due giorni era in piena attività stromboliana offrendo uno spettacolo affascinante sia dal mare che da quota 290 metri (il limite che non può essere valicato dagli escursionisti per motivi di sicurezza). La situazione è tranquilla e viene continuamente monitorata dalla rete di controllo del vulcano”. (Ansa)