La cittadina tirrenica ancora una volta fuori dai finanziamenti per il recupero del centro storico. Cosi scrivono i consiglieri del gruppo di minoranza “Piraino Giovane e solidale”.
In tempi così tristi come quelli del Coronavirus, non avevamo certo bisogno di altre cattive notizie ma, ahi noi, la realtà è spietata, scrivono i consiglieri: Piraino ancora una volta fuori dai finanziamenti per il recupero del centro storico.
Infatti, dopo la pubblicazione degli ulteriori progetti finanziati a seguito del Bando emanato con il Decreto Regionale n. 1002 del 03/05/3018 relativo ad un programma di interventi diretti alla tutela ed al recupero dei centri storici, appare come una vera doccia fredda quando scorrendo l’elenco dei Comuni messinesi alla lettera “P” si trova solo Patti. Non aver tentato neanche di partecipare ad un bando così importante per ben due volte su due (ad agosto 2018 era stata decisa una proroga per la presentazione dei progetti!), è quasi mortificante!
Una deludente doppietta che il nostro centro storico millenario non merita. Potremmo scegliere la ruota di Palermo, continuano amareggiati i quattro consiglieri di minoranza, città dalla quale scrivono il Presidente Musumeci e l’Assessore Falcone per dare il via libera a 75 milioni di euro destinati a 31 Comuni del messinese. Un ambo blindato cui manca solo il numero 1 che, come in molti potrebbero pensare, non è riferito a qualche nostro attento e capace amministratore ma bensì al valore degli immobili del centro storico da recuperare, le famose case ad 1 euro. Già, perché mentre noi di Piraino Giovane e Solidale, spiega il capogruppo Salvatore Cipriano, chiedevamo in Consiglio Comunale la partecipazione ai bandi regionali, l’amministrazione Ruggeri rispolverava l’antica proposta dello Sgarbi Sindaco di Salemi, ossia di offrire le case del centro storico alla cifra simbolica di euro 1 a fantomatici investitori pronti a ristrutturare palazzi, casolari, cantine, mansarde…e forse qualche muretto.
Sulla delicata e spinosa situazione il sindaco Maurizio Ruggeri ci spiega che “il bando sui centri storici, dove sono stati elencati i comuni beneficiari, risale a maggio 2018; per l’esattezza vi fu, dopo pochi mesi, la riapertura dei termini del bando nei mesi di agosto e settembre.
Purtroppo quello del 2018 è stato il primo “vero” bilancio preventivo approvato dalla mia amministrazione, proprio nel mese di agosto dello stesso anno, e poiché il bando prevedeva un progetto esecutivo (quindi dotato di tutti i pareri necessari), il comune essendone sprovvisto non ha potuto partecipare perché non c’erano i tempi tecnici per preparare le carte. Ci tengo comunque a ricordare che alla fine di dicembre 2019 quest’amministrazione, conclude il primo cittadino, ha reperito le risorse, ed è stato dato incarico ad un professionista, per la redazione di un progetto definitivo del nostro centro storico, in modo da farsi trovare pronti per i prossimi bandi”.