I Carabinieri sequestrano una area utilizzata come cava per estrazione di inerti in assenza di autorizzazioni e denunciano il proprietario. Luogo del sequestro è stata la contrada Cavaliere del comune ucriese, ed ad effettuare l’operazione sono stati i carabinieri della locale stazione con il supporto dei militari della stazione di Raccuja, guidati dal capitano della compagnia di Patti Marcello Pezzi e coordinati dal tenente Rocco Romeo comandante del nucleo operativo e radiomobile.
In particolare gli uomini dell’arma hanno individuato un’area privata di circa 400 metri quadrati, adibita a cava per estrazione di inerti e movimento terra, priva di alcuna autorizzazione e pertanto l’hanno sottoposta a sequestro, deferendo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Patti il proprietario, un 50enne della vicina Castell’Umberto. Il tutto nasce nel corso dei servizi di controllo del territorio, effettuati dai militari della stazione di Ucria che hanno notato un escavatore utilizzato per i lavori di scavo all’interno dell’area.
Gli accertamenti svolti nell’immediatezza hanno permesso di verificare che quell’area risulta sottoposta a vincolo paesaggistico e, secondo la destinazione urbanistica, ricade all’interno della fascia di rispetto dei boschi. Inoltre non era stata concessa alcuna autorizzazione per effettuare lavori di scavo.
In flagranza presente sul luogo il proprietario che è stato sorpreso mentre utilizzava il mezzo d’opera e pertanto è stato denunciato in stato di libertà per distruzione o deturpamento di bellezze naturali e violazione delle norme di polizia delle miniere e delle cave.
L’intera area e l’escavatore sono stati sottoposti a sequestro e sono state avviate le ulteriori verifiche amministrative di competenza del Distretto Minerario.
da Gazzetta del Sud del 02/03/2020