Si chiama Iressa 250. E’ un farmaco salvavita usato nella lotta ai tumori. Costo, a volerlo comprare, di poco superiore ai 3mila e 600 euro. Il problema è che non si riesce a trovare neanche in vendita e, comunque, per una cura di un anno sarebbero necessari 50 mila euro.
Una cifra che pochissimi si possono permettere. Proprio per questo motivo la Regione Sicilia si accolla il costo del farmaco e lo distribuisce tramite le Asp di competenza territoriale. Copertura finanziaria garantita ma se apri il cassetto ed i soldi non ci sono ecco che il farmaco diventa introvabile per i pazienti che hanno avuta prescritta una terapia a base di Iressa. Non è colpa delle singole strutture ospedaliere, nello specifico dell’Ospedale di Milazzo, dove il personale della farmacia interna fa di tutto per dare risposte alla paziente che attende di poter ritirare il farmaco.
Proprio soldi non ce ne sono e la Direzione Sanitaria Provinciale non ha dato alcuna indicazione di tempo per poterlo acquistare ne, tanto meno, ha trovato copertura a quei soldi che nel cassetto non ci sono. I pazienti che ne hanno bisogno?. Facciano quello che gli pare. Ed è così che la mancanza dell’Iressa 250 finisce all’attenzione della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto dove una paziente , che necessita giornalmente di una compressa del farmaco per cercare di portare avanti con dignità la lotta contro il cancro, si rivolge presentando un esposto nel tentativo disperato di chiedere aiuto allo Stato, tramite la Procura, per far si che l’Asp 5 possa comprare quel farmaco che aiuta lei ed altre persone nelle stesse condizioni.
Un disperato grido di aiuto che solo per un mese viene raccolto dall’Asp di Catania che, copia dell’esposto alla mano, concede alla paziente una confezione di Iressa. Non potrà più farlo ed è per questo che diventa fondamentale che l’Asp provveda subito a trovare adeguata copertura economica ed acquistare il farmaco salvavita. E’ questo quanto ci si aspetta da un sistema sanitario che deve per prima cosa tutelare la salute dei cittadini.
Fonte Notizia: ildiariometropolitano.it