Una proposta è stata presentata dal gruppo di minoranza di Militello Rosmarino: si tratta del progetto “Scale della Memoria” per valorizzare parti abbandonate e dimenticate del borgo.
Come scrive il capogruppo Teresa Travaglia nella proposta presentata al consiglio comunale, il progetto ha una funzione sia di riqualificazione estetica di diversi scorci significativi del borgo sia simbolica, perché per arrivare più in alto bisogna salire uno scalino dopo l’altro, fidarsi, impegnarsi e non fermarsi.
Certo, continua Teresa Travaglia, “oggi l’atteggiamento di un turista muterebbe se sapesse che a Militello Rosmarino – oltre al Presepe Vivente, ai resti del Castello e alla Cripta – nel borgo, disseminate qua e là tra le case del centro storico più antico o immerse nel verde, si trovano delle scale – lunghe o corte, larghe o strette – sulle quali qualcuno un giorno ha voluto lasciare un pensiero, un segno del suo passaggio, un colore, una raffigurazione, un simbolo della sua terra, un messaggio che gli potesse sopravvivere”. Per queste ragioni, si è pensato ad un’opera di recupero delle numerose scalinate presenti nel territorio del Comune attraverso un lavoro di pulizia, messa in sicurezza (dove necessaria), riqualificazione e valorizzazione.
Alcune scalinate, infatti, versano in stato di completo abbandono per via della vegetazione incolta che le occupa ormai completamente, impedendone persino l’attraversamento. In altri casi, oltre alla mancanza di pulizia, le scalinate scontano un difetto di sicurezza poiché per alcuni tratti decisamente pericolosi sono prive delle ringhiere di protezione, rappresentando così un pericolo per gli utenti. In tutti i casi, comunque, sarebbe opportuno procedere ad una riqualificazione in senso migliorativo (artistico e turistico) di queste risorse già presenti sul territorio. Si pensi, per esempio, alla suggestiva scalinata del quartiere Pagaria, che attende solo di essere valorizzata.
“Il modello di riqualificazione che proponiamo – prosegue la Travaglia – è lo stesso che il nostro gruppo ha già presentato per la scaletta di piazza Grassotto: ovverosia, il rivestimento delle alzate dei gradini con ceramiche sulle quali vengono raffigurati prodotti tipici del nostro Comune o riportate frasi significative (o anche proverbi dialettali nei quali si esprime la saggezza popolare della nostra comunità).
“Così facendo, si creerebbe un percorso turistico ad alto potenziale attrattivo che consentirebbe, attraverso la visita alle scalinate, l’attraversamento dell’intero centro abitato, fino a giungere alla parte più antica e più caratteristica del borgo, rappresentata dal rudere del Castello normanno”. Del resto, la possibilità di reperire le ceramiche (e di progettare un piano di rivestimento esteticamente adeguato e rispondente all’obiettivo fissato) è resa altamente semplice dalla presenza di un qualificato e attivo laboratorio artistico di ceramisti presente sul territorio del Comune della cui opera l’Amministrazione potrebbe avvalersi. Certamente, si tratta di una proposta emozionante che potrebbe lasciare un segno ed essere presa in prestito dai comuni vicini. Come ha voluto scrivere il capogruppo nella stessa proposta:«Il gradino di una scala non è stato pensato per riposare ma solo per tenere il piede di un uomo abbastanza a lungo da permettergli di mettere l’altro un po’ più in alto».
Teresa Frusteri