Dopo quasi undici mesi di chiusura forzata, il ristorante “La Pineta”, completamente distrutto da un rogo doloso il 22 Maggio dello scorso anno, ieri sera ha riaperto i battenti. Una serata quella dell’inaugurazione che ha registrato tanta emozione e commozione da parte della famiglia Maniaci e dei tanti cittadini pirainesi.
Una storia di resilienza ai soprusi e di forza di volontà. Dopo mesi e mesi di manifestazioni di solidarietà, raccolte fondi, e al contempo di fitte indagini dell’Arma, l’imprenditore è riuscito a tagliare il traguardo della ricostruzione. Come scrive il primo cittadino Maurizio Ruggeri, la comunità pirainese ha così potuto riabbracciare “il suo locale” nel polmone verde della cittadina tirrenica. La brutta storia dell’incendio ha trovato, insomma, un lieto fine.
E pensare che una famiglia intera, dopo una vita di lavoro, sacrifici e risparmi accumulati in Germania, per realizzare il suo sogno, si era trovata davanti a un cumulo di macerie, con lo scheletro della struttura, e danni che erano stati quantificati intorno ai 100 mila euro, per di più non coperti da assicurazione.
Un incendio di matrice dolosa, si era pensato subito e la conferma era arrivata già dopo pochi mesi grazie alle indagini dei carabinieri della compagnia di Patti guidati dal capitano Marcello Pezzi (seduto a destra nella foto), che lo scorso 28 novembre, hanno arrestato un 42enne di Brolo ritenuto responsabile dei reati di incendio aggravato, atti persecutori e violenza privata, poiché gravemente indiziato di essere l’autore di quelle fiamme che avevano cancellato il ristorante.
La scorsa estate Angelo ed Antonio Maniaci, rimboccandosi le maniche, avevano reagito alle enormi difficoltà inescate per loro da quel tremendo rogo e cercato di attivare, in affitto un nuovo locale: “La Pineta Mare”. Ma pare, che anche in quella circostanza, il brolese avrebbe tentato di intimorire il proprietario dell’immobile, affinché desistesse dal concederlo in locazione, prospettandogli il pericolo di un nuovo incendio.
Alla fine questa brutta storia, su cui è in corso il processo di primo grado, ha avuto l’effetto di scuotere la cittadinanza, che da subito ha dimostrato la sua vicinanza alla famiglia Maniaci, manifestando un profondo attaccamento ad un luogo ed a una struttura diventata punto di aggregazione per tutto il Paese. Da lunedì prossimo il ristorante – pizzeria potrà quindi di nuovo accogliere i tantissimi ospiti che avranno il piacere di visitarlo e di degustare i piatti tipici della casa.
Una vittoria di una famiglia e di un’intera comunità, quella pirainese, che fa capire che la nostra Sicilia, quando ritrova e mostra unità, coraggio e impegno riesce a fare valere il suo “no” a tutti coloro che preferiscono battere i sentieri dell’illegalità o della violenza.
Gazzeta del Sud del 20 04 2019