E’ stata inaugurata ieri sera alle 18 nello spazio LOC della Pinacoteca Comunale di Capo d’Orlando la mostra “Com’eri vestita?”, promossa dall’Università del Kansas e giunta in Italia grazie all’impegno dell’Associazione Libere Sinergie, che ha contestualizzato il progetto alla realtà italiana e lo ha portato in oltre 40 locations, rendendolo itinerante.
Con il Centro AntiViolenza Pink Project coordinato da Maria Grazia Giorgianni la mostra approda adesso a Capo d’Orlando, per la prima volta in Sicilia, con la volontà di farla viaggiare nella nostra Regione e mantenendo lo scopo principale del progetto: suscitare delle reazioni all’interno dello spazio della mostra simili a quelle riportate inducendo le visitatrici a pensare “Caspita, ho questi indumenti appesi nel mio armadio” oppure “ero vestita così questa settimana”.
Il titolo della mostra “Com’eri vestita?” richiama la domanda che puntualmente le vittime di violenza sessuale si sentono fare quasi a dover trovare un pretesto plausibile ed accettabile per azioni brutali come la violazione sessuale. “Un tema di drammatica attualità, visto il brutale femminicidio che si è consumato a Messina – commenta il Sindaco Franco Ingrillì. Ma abbiamo il dovere morale di sostenere con ogni mezzo le iniziative di conoscenza e sensibilizzazione come quelle meritorie portate avanti dal Centro AntiViolenza Pink Project e che rappresentano uno strumento essenziale per la lotta alla violenza”.
La mostra ospitata presso lo spazio LOC della Pinacoteca Comunale, rimarrà esposta fino al 31 Marzo.
La festa della donna, più in generale, rappresenta poi un momento di riflessione sulla lotta per i diritti di parità di genere. Per il Consigliere incaricato alle Pari Opportunità Linda Liotta, “E’ opportuno verificare quanti degli obiettivi in tema di diritti di parità di genere siano stati concretamente raggiunti sia a livello di amministrazioni locali che di politiche europee, perché la lettura dei fenomeni di violenza di genere e di disparità di trattamento in ambito retributivo deve essere fatta non solo guardando alle direttive ed agli impegni presi in ambito comunitario, ma più in particolare guardando alle realtà dei singoli Stati ed, in particolare alle periferie delle piccole e grandi città. Nel nostro territorio siamo fortunati per il fruttuoso lavoro svolto in sinergia tra le Forze dell’Ordine, le associazioni di professionisti che si adoperano per la tutela della dignità della donna e dalle amministrazioni.
Le attività di sensibilizzazione che annualmente proponiamo come Amministrazione, sono volte ad accrescere nei cittadini, uomini e donne, la cultura del rispetto per ciascun essere umano, soprattutto per chi vive situazioni di disagio a causa di violenza fisica e psicologica subita”.