Brolo – Da oggi al 28 febbraio i lavoratori impegnati in ASU saranno in sciopero

Dal 26 al 28 febbraio i lavoratori impegnati in ASU sciopereranno, siano essi utilizzati in Enti pubblici o nel privato sociale. A Brolo prevista una massiccia adesione. Il sindaco Irene Ricciardello solidarizza con i dipendenti “condivido le motivazioni della protesta”.

La maggioranza del personale Asu utilizzata presso l’Ente Comune di Brolo pronta a incrociare le braccia aderendo allo sciopero Regionale dei Lavoratori Asu indetto dalle Sigle sindacali Ale Ugl, Confintesa, Alba, Sinalp e Cub per i giorni 26/27/28 Febbraio 2019.

I motivi dello stato di agitazione sono elencati in una nota di rivendicazione, firmata da tutte le cinque organizzazioni sindacali, dove si chiede di dare atto alle procedure per la stabilizzazione del bacino Asu e in particolare modo di applicare la L.R. del 9 maggio 2017, n. 8. art 11 “Disposizioni in materia di soggetti utilizzati in attività e lavori socialmente utili” e di risolvere le criticità riscontrate nel sistema di pagamento dell’ Assegno di Utilizzazione e relativi Anf.

Anche i precari brolesi chiedono  attenzioni e rispetto al Governo Regionale e al Parlamento Nazionale affinchè recepiscano le istanze contenute nella Piattaforma Programmatica per la stabilizzazione di tutto il Personale Asu già consegnata alla segreteria tecnica del Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

L’Amministrazione di Brolo, guidata dal sindaco Irene Ricciardello, condivide le ragioni della protesta dei precari Asu e si pone a loro fianco.

“Condivido in pieno gli obiettivi della protesta” ha detto il sindaco che considera di prioritaria importanza il superamento del precariato per dare certezza occupazionale.

Da oltre 10 anni questa categoria di lavoratori è  impegnata in servizi presso la Pubblica Amministrazione, come succede a Brolo, svolgendo ruoli importanti, spesso ormai determinanti, visto che hanno sostituito anche quel personale di ruolo andato in pensione. Lavorato mortificati dal ruolo di precariato, senza contratti che si sono resi comunque protagonisti di importanti percorsi di professionalizzazione secondo le esigenze dell’Ente e che meritano rispetto.
Dal loro conto i lavoratori Asu si legge in un documento distribuito vogliono, con questa mobilitazione, “richiamare l’attenzione su questa categoria da parte delle istituzioni a tutti i livelli: Sindaci, Istituzioni Regionali e Nazionali!”

Ed ancora puntualizzano: “Non sarà contro i sindaci, ma chiediamo ai sindaci di supportarci in questa battaglia; battaglia di legalità, di dignità, di vita nei confronti di una Istituzione sorda ai richiami di legalità come lo è la Regione Sicilia, ma anche il Governo Italiano”.

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