L’ennesimo furto si è consumato nella cittadina del castello. Stavolta i “ladri” hanno preso di mira i locali della Chiesa della contrada Piana dove hanno asportato qualche candelabro di poco valore senza trovare ovviamente denaro. A scoprire il furto stamattina, ma sicuramente lo scasso sarà avvenuto nei giorni scorsi dato che la chiesetta non è sempre aperta durante il giorno, ma solo per le celebrazioni giornalieri o settimanali.
Sul posto per i rilievi i carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Maurizio Mastrosimone. L’ultimo di una lunga serie, dato che i ladri nell’ultimi mesi hanno fatto visita a diverse attività commerciali brolesi, tra cui una pasticceria, ed un ristorante rapinato per la terza volta nel giro di un mese, dove i malviventi hanno trovato solo gli spiccioli, ma hanno causato danni agli infissi (vedi foto), ed al registratore di cassa. Stavolta, quindi, dopo la chiesa di Gliaca di Piraino i “ladri di merendine” come vengono definiti, hanno cercato qualche moneta all’interno della chiesa della contrada brolese. Un fenomeno che non è solo di Brolo, dato che ultimamente dopo Piraino anche a Sinagra, in una attività di tabacchi ad Ucria in una macelleria e poi anche a Ficarra, Raccuja e Sant’Angelo di Brolo, i ladri hanno cercato di trovare denaro per le “piccole” spese o capricci quotidiani.
Gli inquirenti che stanno indagando in tutto il comprensorio e soprattutto nella giurisdizione della compagnia di Patti, coordinata dal capitano Marcello Pezzi, anche se non rilasciano dichiarazioni ufficiali, nei prossimi giorni, potrebbero arrivare svolte importanti, dato che dalle telecamere installate sui territori comunali e all’esterno di tante abitazioni ed attività commerciali, al vaglio degli investigatori dell’arma, sono diverse le targhe, le autovetture e le persone (anche di fuori comune e di provincia) che sono finiti nei fascicoli delle indagini in corso.
Entro qualche settimana, infatti, potrebbero scattare le manette nei confronti di personaggi di rilievo. Clamorosi arresti anche sul fronte di spaccio di sostanze stupefacenti che purtroppo negli ultimi tempi sono aumentati nei paesi della fascia tirrenica e dei nebrodi.