Il consiglio del 28 dicembre con l’approvazione di una nuova ipotesi di bilancio riequilibrato nei numeri molto diversa da quella approvata dalla sola maggioranza a marzo 2018, rappresenta l’ennesima puntata di un percorso politico-amministrativo fatto di “tasse e dissesti”.
Già a marzo come oggi la maggioranza aveva imprudentemente parlato di “missione compiuta”, mentre in risposta il gruppo Per Brolo aveva evidenziato come fosse azzardato parlare di “un bilancio redatto secondo criteri di attendibilità, credibilità, veridicità e prudenza”. Il tempo ed il Ministero hanno dato però ragione alle perplessità del Gruppo consiliare di minoranza, tanto che il bilancio riequilibrato di marzo 2018 non è stato approvato. Cosicchè il 28 dicembre, il consiglio ha dovuto riapprovare una nuova e rimodulata ipotesi di bilancio riequilibrato, già inutilmente approvata a marzo.
Peccato che nel frattempo è trascorso infruttuosamente quasi un anno ed a pagarne le spese sono – come sempre – i cittadini di Brolo, ancora privi del principale strumento di programmazione economico-finanziaria ed alle prese con i disagi di due dissesti.
Invece di chiedere scusa ai cittadini di Brolo il sindaco ed il suo vice si sono ingiustificatamente autoincensati nei comunicati stampa. Ma i numeri presenti nell’attuale bilancio non lasciano presagire, neanche questa volta, un esito positivo da parte del Ministero. Ad esempio, non è dato comprendere come possa essere stata iscritta in bilancio a marzo la somma di Euro 1.540.000 per entrate derivanti dall’IMU ed a dicembre per la stessa identica causale la somma di Euro 900.000. Per non parlare della fantomatica imposta di soggiorno (per Euro 165.000); un’imposta mai istituita in questo Comune e della quale la maggioranza – evidentemente impegnata a diffondere selfies e comunicati stampa – non si è accorta, se non dopo che i consiglieri di opposizione hanno fatto rilevare tale gravissimo errore.
Dunque non pare affatto che sia oggi giunto al termine quel gravoso percorso fatto di tasse e dissesti che ha caratterizzato l’amministrazione Lallaro-Ricciardello, tanto che nella delibera di giunta n. 268/2018 viene specificato, senza mezzi termini, come i bilanci futuri debbano prevedere l’aumento delle tasse e l’incremento del costo dei servizi.
Questa è evidentemente la pesante eredità che l’attuale amministrazione lascia a chi, a partire dalla prossima primavera, assumerà la guida dell’Ente. Un’eredità gravosa e che, proprio per questo, richiede una scelta responsabile e ponderata, da parte dei cittadini di Brolo, tale da determinare una totale inversione di marcia rispetto all’attuale gestione, caratterizzata da approssimazione e scarsa attenzione ai problemi dei cittadini e che ha alimentato solo divisioni sociali ed una palpabile (specie in questi giorni di festa) crisi economica del paese.