I cittadini brolesi si accingono a trascorrere anche le festività di fine 2018 in un paese dall’atmosfera dimessa e rassegnata.
Se non ci fosse stato l’impegno della società civile e degli imprenditori e commercianti brolesi, le vie di Brolo sarebbero rimaste al buio e prive di addobbi. Infatti, nonostante si è quasi giunti alla fine del mandato, l’amministrazione Ricciardello continua ad essere assente e sorda alle esigenze dei cittadini di Brolo.
Nè può essere in alcun modo una scusante il fatto che ci si dibatta ancora con i bilanci da riequilibrare.
E’ il chiaro risultato di una politica priva di programmazione, di competenze e di idee e che continua a dissipare risorse di rilevante entità che sarebbero state essenziali per un rilancio economico di Brolo.
Solo per limitarci a qualche esempio, per porre rimedio agli errori commessi nell’adozione del bilancio riequilibrato 2014 approvato lo scorso mese di marzo, che non ha ottenuto il via libera del Ministero – per come ampiamente previsto dal Gruppo di minoranza – l’amministrazione ha sperperato oltre 20 mila euro, destinandole a consulenze fornite da società esterne (delibere di giunta n. 207/2018, n. 239/2018 e n. 264/2018). Ed ancora, pur di non procedere alla riqualificazione del proprio personale dipendente interno, ha preferito spendere decine di migliaia di euro per pagare stipendi, indennità e mansioni superiori a dipendenti provenienti da altri comuni.
Ma vi è un altro recente caso, eclatante, di denaro pubblico sottratto alle esigenze dei cittadini di Brolo, purtroppo ampiamente previsto e denunciato dal Gruppo Per Brolo.
Il Tribunale di Patti, infatti, in data 17/10/2018 ha:
1) dichiarato illegittimo il trasferimento (provv. sindacale n. 43 del 28.11.14) di una dipendente comunale;
2) annullato anche la determina n. 44 del 5 /12/2014 emessa dal sindaco (a distanza di qualche giorno da quello del trasferimento della “ non gradita ” dipendente) con la quale ha nominato i responsabili di area omettendo di procedere all’obbligatoria selezione tra i dipendenti appartenenti alla categoria professionale interessata;
3) condannato il Comune al pagamento delle spese.
Ma i nostri “valenti” amministratori, nonostante due pronunce abbiano già decretato l’illegittimità dell’operato del sindaco, hanno voluto ostinatamente proporre appello alla sentenza e con la delibera di giunta n. 237/2018 hanno, per la quarta volta, affidato incarico ad un legale liquidando ed impegnando somme per un totale complessivo, ad oggi, di circa 22 mila euro.
Perchè accanirsi allora nei confronti di una dipendente e sottrarre somme alle esigenze dei cittadini di Brolo per difendere un provvedimento avente palese finalità politica? Quali vantaggi potrebbero mai derivare da tutto ciò ai cittadini di Brolo?
Questi sono solo alcuni esempi tangibili di un’incapacità amministrativa più volte denunciata da questo Gruppo e che purtroppo hanno pesato e pesano sulle spalle dei cittadini di Brolo mortificati non soltanto dalla impossibilità di rivedere un paese capace di recuperare competitività verso le altre realtà dell’hinterland ma contestualmente privati dalla erogazione di servizi essenziali (trasporto alunni, ritardo avvio mensa scolastica, pulizia torrenti, etc…).
L’ennesimo esempio, insomma, di un’amministrazione che ha “brillato” solo nel dividere il tessuto sociale; che non ha saputo dare a Brolo una speranza di rinascita e che avviandosi oramai alla fine del mandato lascia purtroppo l’amaro in bocca in un paese più che mai lacerato dall’odio sociale scatenato dall’amministrazione più iniqua dal dopoguerra ad oggi.