E’ del tutto evidente che man mano si avvicina l’appuntamento elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale si intenda trarre spunto da qualsivoglia argomento per delegittimare una parte politica a vantaggio di un’altra.
Ciò fa parte del gioco ed è perfino comprensibile sul piano tattico-politico; tuttavia dovrebbero esserci vicende per le quali ci si dovrebbe astenere dall’indugiare nel fare semplici esternazioni ed una di questa è senz’altro quella riguardante la struttura provvisionale posta in opera a protezione del fabbricato che ha ospitato l’ex tabaccheria sito sulla Nazionale.
Sono infatti del tutto inaccettabili e perfino ingenerose frasi quali “si sta giocando con l’incolumità dei cittadini” che, benché e sapientemente, poste in forma dubitativa lanciano comunque un’ombra pesante sull’attuale amministrazione comunale lasciando immaginare che la stessa non abbia a cuore l’incolumità e la sicurezza dei cittadini.
Questo è davvero troppo e travalica i confini del normale dibattito politico che, sebbene acceso e polemico, dovrebbe comunque essere scevro da accuse gratuite, sebbene artatamente velate.
Con buona pace dei componenti della pseudo-associazione Cambia-Menti a 360° per Brolo, questa amministrazione ha a cuore la sicurezza dei cittadini, tant’è vero che – nonostante le difficoltà di bilancio – si è attivata per mettere in sicurezza con opere provvisionali un fabbricato le cui problematiche erano note dal novembre del 2010.
E’ da tale data, infatti, che sono state trasmesse diverse diffide ai proprietari; l’ultima delle quali – nel luglio del 2017 – ha prodotto l’esecuzione dei lavori di somma urgenza per la realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza in danno ai proprietari.
Quindi di cosa stiamo parlando? L’attuale amministrazione comunale ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità: ha diffidato la ditta proprietaria ed è stata conseguente alle proprie intimazioni con l’esecuzione di lavori di somma urgenza, sostituendosi ai privati proprietari dell’immobile e, quindi, spendendo soldi pubblici per una struttura privata. Il tutto – contrariamente a quanto sostenuto dagli autori del documento – al fine di garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza dei cittadini ovviando, sebbene con carattere di provvisorietà, all’obbligo dei privati di provvedere alla messa in sicurezza dell’immobile.
Ciò è quanto ha fatto l’attuale amministrazione che, comunque, rimane impegnata nell’ottenere che gli interventi di messa in sicurezza di carattere strutturale vengano posti in essere, com’è giusto che sia, dai proprietari dell’immobile, considerata peraltro la particolare situazione in cui il medesimo fabbricato si trova in rapporto con gli immobili confinanti.
Ed è altrettanto evidente quindi che le problematiche di quell’immobile erano già note già nel lontano 2010, ma probabilmente l’amministrazione dell’epoca era troppo impegnata a realizzare quella che invece a tutti gli effetti può essere indicata, unitamente allo scoglio di brolo ed al castello, come il terzo simbolo del paese di Brolo: il famoso “palazzetto dello sport” di contrada Petraro (sic….)!!