Tra gli appuntamenti di Sabato 13 ottobre, a Floresta in occasione della seconda settimana di Ottobrando, (le sagre agroalimentari di ottobre), non possiamo non citare la Festa della Birra Artigianale, allestita in piazza Umberto e a conclusione della giornata, il concerto dei lucky band, gruppo musicale catanese, dal 2017, versatile che vanta numerosi live in Sicilia.
Grande interesse nel pomeriggio ha riscosso nel pubblico e per i media, il convegno organizzato alle ore 17,00, a Palazzo Landro Scalisi su “IL RILANCIO DEL TURISMO E AGRICOLTURA IN SICILIA E IL PARADOSSO DELLE COMPETENZE”.
Convegno si è sviluppato secondo un ordine preciso degli interventi coordinato da Raffaele Marmo, V. Direttore Generale QN, Il Resto del Carlino, che introduce il tema delle competenze, dell’incontro tra domanda e offerta …” Tema mai come in questo momento dibattuto, l’obiettivo è il rilancio del lavoro e delle strutture dell’impiego, oggi si parla e si sente spesso parlare del reddito di cittadinanza, che è più complicato di quanto sembri. Perché i beneficiari sono spesso molti di più di quelli stimati. E perché i rischi di parassitismo sono alti. Anche l’investimento nei centri per l’impiego andrebbe considerato bene. Esso rischia di diventare un trampolino di lancio verso il “cliente… Diventa ancora più eclatante nel sud perché le aziende sono molto meno rispetto al nord ed i profili professionali meno specifici”.
In apertura i saluti del sindaco della città di Floresta, Antonino Cappadona, che ha dato il benvenuto agli illustri relatori.
Ad iniziare il convegno il Ricercatore Università di Messina Piero David, con uno studio sui dati sul mercato del lavoro in Sicilia, focus su turismo e agricoltura. “La Sicilia sta ancora al di sotto del valore del tasso nazionale del centro-nord e lontanissimi da quello europeo. La crisi non ha certo aiutato a diminuire questo divario… Vi sono stati due settori, contro tendenza, che sono cresciuti e cioè l’agricoltura e le attività legate al turismo. Altro spunto di riflessione deve spettare allo scarto tra uomini e donne (20 punti nonostante la crisi la donna continua aumenta). Sulla disoccupazione al 55% nella fascia di età tra i 15/24 anni. Sulla difficoltà a trovare lavoratori adeguati alle competenze richieste, vanno pensati interventi di formazione ad hoc per l’offerta di lavoro già esistente”.
Giusi Maniaci, coordinatrice delle Rete del Gusto e dell’Accoglienza “Terre di Dioniso” ha illustrato l’esperienza della prima Rete turistica sui Nebrodi.
Il tasso di impresa dei siciliani è all’ 8% ancora troppo poco rispetto alle altre regioni. Il contratto di rete (che è un istituto giuridico) costituisce uno strumento atto ad aiutare gli imprenditori locali.
Agricoltura e turismo sono alla base di molti progetti e sono i motori di sviluppo del territorio stesso. Obiettivo è instaurare rapporti tra i vari imprenditori e non perdere di vista il nuovo turista 2.0.
La prima Rete turistica sui Nebrodi è assistenza per i professionisti del settore aziendale, unita alla consulenza di specialisti nell’analisi dei pro e dei contro. Così, si potrà migliorare la crescita delle diverse aree con azioni studiate intorno alle reali esigenze”.
E’ il turno del dott. Agostino Di Maio, Direttore Generale Asso Lavoro (90% e 2500 agenzie in Italia). Dal posto di lavoro alle competenze. Il mismatch del mercato del lavoro e il ruolo delle APL. In presenza di una domanda in settori comunque trainanti, come turismo, agricoltura e servizi alla persona, molto spesso i datori di lavoro fanno fatica a trovare le competenze adeguate. Serve come ha sottolineato il dott.Di Maio un più stretto rapporto tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Due realtà per anni rimaste separate e sempre più autoreferenziali. “Siamo sulla frontiera dove si incontra offerta e domanda. Svolgiamo attività di formazione per “creare” competenze che possano soddisfare la domanda, le esigenze delle imprese”.
“Il miglior modo per frenare l’emorragia di giovani dalla Sicilia è quello di migliorare la formazione siciliana, iniziando da scuole e università. Per questo servono docenti di qualità e un rapporto forte con il mondo del lavoro e della ricerca”. Queste le parole del dott.
Francesco Verbaro, Presidente di Formatemp che pone l’accento sul ruolo della bilateralità e degli enti di formazione nella crisi delle competenze. L’importanza delle competenze trasversali.
Partendo col considerare le nuove prospettive del lavoro. Mancano competenze tecniche, proprio in agricoltura, nell’agrotecnico e nel turismo e ricezione, e mancano altresì le competenze trasversali, “soft skills”, come capacita di comunicare, lingue, alfabetizzazione informatica avanzata, disponibilità, flessibilità, puntualità, gestire i conflitti, et. “Forse, in precedenza, ci si è occupati più di formatori che di formati è ora di cambiare! Fare ciò che serve all’economia del territorio. E orientare i bandi in questa direzione, e non trascurare le soft skills, da associare alle competenze specifiche e di base, settore per settore”. Continua Francesco Verbaro, c’è un problema di mismatch, ma c’è un rischio di “incompetenza” generalizzata anche per la scarsa qualità degli enti, delle università, degli istituti tecnici superiori e dei loro docenti. Questo favorisce da un lato l’emigrazione intellettuale da un lato e il paradosso di cercare capitale umano all’estero pur con una disoccupazione giovanile ed un numero di Neet tra i più alti d’Europa.
La formazione è tutto. Noi del Formez offriamo competenze alla Regione Sicilia attraverso i progetti, non ultimo il progetto sulla violenza di genere, sulla famiglia, e per sviluppare iniziative in capo all’Amministrazione Pubblica, ma che devono tenere presente le risorse e gli stakeholders finali. Riappropriatevi della vostra terra, noi come istituto possiamo solo darvi aiuto” Arturo Siniscalchi, Direttore amministrativo Formez.
Ad introdurre l’evoluzione dell’agricoltura e le prospettive per il mercato del lavoro, Giuseppe Castiglione, già Sottosegretario Ministero politiche agricole, evidenziando come gran parte delle professionalità altamente qualificate domandate dal boom del vino e dell’agricoltura siciliane non si trovano in Sicilia e occorre farle venire dal Veneto e dalla Toscana. Il paradosso del mercato del lavoro siciliano. “Una ulteriore opportunità di “avvicinare” la Sicilia al resto del Continente europeo, per superare distanze geografiche e diverse condizioni economiche. Attuare politiche territoriali sulla spesa e la valorizzazione delle risorse interne alla pubblica amministrazione”.
“La promozione è alla base dello sviluppo del nostro territorio!” Così esordisce Gianluca Ferlito, Commissario Straordinario dell’Ente Parco dei Nebrodi. Raccontando alla platea alcune ultime esperienze, tra tutte il Protocollo d’intesa firmato con la Cina, poi la promozione al porto di Capo d’Orlando che ha fatto da apri piste ad altre simili attività nelle zone balneari che interessano la zona dei Nebrodi.
È il turno di Bernadette Grasso, Assessore R.le Autonomie locali e della funzione pubblica “abbiamo creato modello diffuso e dato opportunità al territorio… però mancano ancora le competenze, il coraggio nei ragazzi. E la responsabilità è anche nostra, perché dobbiamo dare alle nuove generazioni più risposte, e in tale direzione si sta già muovendo la formazione! Occorre avviare un percorso inverso che va dal lavoro verso la formazione non viceversa, come accadeva in precedenza: creando una giusta sinergia tra formazione e lavoro altrimenti assisteremo ancora alla migrazione delle competenze”. Il pubblico deve fare poche cose, essenziali e bene. Assicurare le infrastrutture e incentivare i servizi di qualità. Il problema non sono le risorse, ma la capacità gestionale che negli anni si è ridotta, giungendo ad una situazione di paralisi. Basti vedere la performace sull’utilizzo dei fondi UE, che dalla prossima programmazione diminuiranno e verranno gestiti in maniera centralizzata. Più che i centri per l’impiego sono gli enti di formazione, ben orientati a poter assicurare l’occupazione e la ricollocazione.
Infine i saluti del Comune ai presenti per voce di Piero Ridolfo, Consulente esterno per la Comunicazione del Comune di Floresta.
Il grande evento che anima in questi giorni la splendida cittadina di Floresta e il suo bellissimo centro, ha registrato un grande e inaspettato successo di pubblico nonostante il meteo incerto e le previsioni di pioggia che hanno caratterizzato l’interno weekend.
Ieri, domenica 14, a conclusione della giornata dedicata alla sagra del suino nero dei Nebrodi, il dott. Piero Ridolfo coordinatore dell’evento per conto del Comune ha concluso: «Ci aspettavamo una risposta positiva sulla base del risultato dell’anno scorso ma devo dire che i numeri registrati finora sono stati del tutto inattesi. Persone di ogni fascia d’età hanno riempito sabato le vie di Floresta e oggi, nonostante la pioggia, ci sono state molte più presenze di ieri».
Ufficio Stampa Ottobrando 2018 Elisa Carlisi