Misure cautelari coercitive ed interdittive a carico di amministratori del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Concussione, abuso d’ufficio e falso i reati contestati.
Un indagine lunga e laboriosa quella che ha portato all’emissione dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive ed interdittive nei confronti di amministratori e funzionari del Comune di Barcellona. Ad eseguirla i poliziotti del Commissariato locale; ad emetterla il Gip del Tribunale di quel Comune dott. Fabio Gugliotta.
L’attività investigativa coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica Emanuele Crescenti e dal Sostituto Procuratore Matteo De Micheli ha presso il via nel 2014.
Intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati, sopralluoghi, analisi e sequestro di documenti ed edifici sono alcuni degli strumenti investigativi che hanno permesso di muovere specifici addebiti a carico di:
COPPOLINO Angelo ex assessore allo Sport e Politiche Giovanili Sportive, Industria, Caccia e Pesca, Servizi Demografici e Toponomastica, Rapporti con i Quartieri, Programmazione e Manutenzione Impianti Sportivi;
DI PIETRO Salvatore Vice Comandante della Polizia Municipale;
RUCCI Carmelo funzionario dell’Ufficio Tecnico Edilizia Privata, Concessioni Edilizie e Sanatoria;
ISGRO’ Bruno, architetto;
LIVOTI Francesco, tecnico comunale;
BONOMO Giuseppe, tecnico comunale;
ALLIGO Santi, ex Segretario Generale;
MATERIA Roberto Sindaco del Comune di Barcellona P.G.
Irregolarità riguardanti immobili riconducibili al Coppolino ed ad alcuni suoi familiari originavano approfondimenti che lasciavano trasparire le pressioni esercitate dall’Assessore su tecnici e amministratori compiacenti al fine di occultare, per l’appunto, le macroscopiche difformità ed i conseguenti illeciti edilizi.
False attestazioni, omissione di accertamenti, velocizzazione indebita delle relative pratiche, omissione di atti dovuti, in sintesi, le condotte che, dietro la sapiente regia del Coppolino il quale in tal modo ne traeva un ingiusto vantaggio patrimoniale, venivano perpetrate dagli indagati animati dalla speranza di ottenere futuri vantaggi.
Nello specifico questi i reati contestati e le relative misure adottate:
- concussione, induzione indebita di dare o promettere utilità, abuso d’ufficio e falso per il Coppolino, al quale è stata applicata la misura cautelare in carcere e per il Rucci sottoposto invece alla misura degli arresti domiciliari;
- falso ed abuso d’ufficio per Isgrò, Livoti, Bonomo e Di Pietro cui viene altresi’ contestata l’induzione indebita di dare o promettere utilità sottoposti alla misura interdittiva della sospensione da ogni ufficio ricoperto all’interno del Comune ad eccezione dell’Isgrò a cui è stata imposta la misura del divieto di esercitare la professione di architetto per mesi 6;
- uso di atti falsi e favoreggiamento personale per Alligo al quale è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza;
- abuso d’ufficio per Materia, la cui condotta è rappresentata dall’avere revocato illegittimamente l’incarico dell’allora Comandante della Polizia Municipale, sottoposto al divieto di dimora e di ingresso nel Comune di Barcellona.
Il primo cittadino Materia relica:
Divulgo queste brevi parole quando la notizia è già ampiamente nota, tuttavia non intendo sottrarmi al dovere d’informazione che ho verso i miei concittadini.
Come ormai ampiamente noto, mi è stato notificato stamani provvedimento giurisdizionale che mi fa obbligo di dimora al di fuori del territorio di Barcellona Pozzo di Gotto, provvedimento che è stato adottato nel quadro di un’indagine relativa a vicende di qualche anno addietro e che vede coinvolte anche altre persone.
Desidero riferire ai miei concittadini che sono assolutamente sereno, di quella serenità che nasce dall’intimo convincimento, dalla consapevolezza, di avere agito sempre all’interno del percorso tracciato dalla legge, non soltanto in questa vicenda ma in tutta la mia esperienza di vita.
A questa consapevolezza si accompagna la fiducia che ho sempre riposto nelle Forze di Polizia e nella Magistratura e che riconfermo anche in quest’occasione. Difenderò la mia posizione, la mia dignità di politico e di uomo, nelle sedi deputate, sostenuto da questi pensieri e dalla professionalità dei miei avvocati, fiducioso, dunque, di poter chiarire tutto in breve tempo.
Rassicuro tutti, infine, che l’attività della Giunta Municipale, temporaneamente presieduta dal Vice Sindaco, continua regolarmente nei modi previsti dalla legge.
Roberto Materia