Tanto per non annoiarsi, arriva l’ennesimo comunicato, tra “Botta e Risposta, stavolta della minoranza “Per Brolo”, che parla della “La Legge dei… Numeri”, che prima o poi presenta il conto.
Il Comunicato della minoranza
E’ veramente senza pudore il tentativo della maggioranza di addossare ad altri i misfatti discendenti dalla propria incompetenza ed inadeguatezza politico-amministrativa.
L’attuale amministrazione – che non ha certo ritenuto di dover improntare il confronto politico al prevalente interesse del Paese – sin dal suo insediamento, ha inteso scavare un solco invalicabile con il gruppo di minoranza consiliare.
Difatti, non ha mai voluto intraprendere un dialogo su nessuna delle questioni rilevanti per i cittadini, per i commercianti, gli imprenditori, le famiglie ed ha sempre e solo imposto la sua “legge dei numeri”, distinguendosi, piuttosto, per la gestione stessa del consiglio, caratterizzata da reiterate forzature regolamentari.
Solo per limitarci a qualche esempio, non ha inteso accogliere la proposta relativa all’approvazione dei bilanci arretrati o del ricorso alle anticipazioni di somme del Decreto 35/2013 che avrebbero dato respiro all’asfittica economia del paese; non ha ritenuto necessario confrontarsi sulle due dichiarazioni di dissesto approvate nonostante i numeri fossero molto approssimativi; non ha voluto condividere (per la prima volta) la nomina del Revisore; sotto altro verso, non ha sprecato occasione per deliberare dei punti all’ordine del giorno approfittando di momentanee assenze dall’aula dei consiglieri dell’opposizione.
Se ciò non bastasse, ancora una volta l’amministrazione porta in aula un provvedimento illegittimo: la ratifica di una variazione di bilancio adottata dalla Giunta sulla scorta di una norma (l’art. art. 42, comma 4, del D.L. 267/2000 richiamato nella proposta di deliberazione) non applicabile in Sicilia.
E’ l’ennesima irregolarità che il gruppo di minoranza ha segnalato in consiglio, ma sulla quale piuttosto che accogliere le legittime osservazioni del Gruppo Per Brolo, l’amministrazione intende portare avanti senza aprire alcun dialogo.
Ma la disgregazione del gruppo di maggioranza a causa degli evidenti dissidi interni – e paradossalmente di inchieste giudiziarie, strumento che era stato brandito come arma verso gli avversari politici – che oggi non riesce a rabberciare uno straccio di numero legale neppure in prosecuzione di seduta (dove sarebbero stati sufficienti 6 consiglieri per deliberare) è l’espressione più nitida del definitivo tracollo dell’amministrazione targata Germanà-Lallaro-Ricciardello.
Perchè “la legge dei numeri” prima o poi presenta il conto.
E sui numeri, come sulla legalità, non è possibile ingannare tutti per sempre!