Apprendo che alcuni docenti universitari del Policlinico entrano nel merito della programmazione sanitaria, esitata dalla Regione Siciliana, dopo un lungo iter procedurale. In qualità di Componente della Commissione Sanità dell’ARS, ritengo questo intervento fuori luogo e forse poco rispettoso, per le Istituzioni e per la loro Azienda Ospedaliera Universitaria, la quale è dotata di un responsabile legale.
L’offerta sanitaria, a Messina e Provincia, è stata oggetto di attenta valutazione: infatti, l’IRCCS Bonino-Pulejo, DEA di I livello, è stato dotato, tra l’altro, di UOC di Neurologia (con Stroke Unit di I Livello, secondo le normative vigenti).
Come si può comprendere, nell’ambito neurovascolare, una popolazione di circa 700.000 abitanti, non può essere soddisfatta dal solo apporto del Policlinico (e non mi riferisco soltanto ai procedimenti di trombolisi e trombectomia, che ne rappresentano soltanto una modesta percentuale).
Infatti, da una attenta valutazione effettuata durante l’iter programmatorio, è emerso l’aumentato fabbisogno prestazionale di tale patologia. Ciò ha comportato e comporta, tra l’altro, la necessità di migliorare e aumentare l’offerta sanitaria, senza danno per i cittadini.
Ricordo, inoltre, l’importante ruolo del Papardo, per il quale mi sono spesa durante il mio mandato e che continuerò a sostenere attraverso l’azione politica avanzata dalle organizzazioni sindacali per il rilancio dello stesso, a cui ritengo debba aggiungersi quello dell’IRCCS-Piemonte, in ambito neurologico e neurovascolare.
Per tali premesse e senza entrare nel merito, che è evidente agli operatori della Sanità, intendo taluni interventi privi di qualsiasi fondamento.
Ritengo che possa essere ragionevole l’istituzione di un tavolo di comunicazione e integrazione per meglio definire, nei modi e nei ruoli sanitari ed istituzionali, soluzioni e provvedimenti nell’esclusivo interesse dei cittadini siciliani.
On.le Bernadette Grasso
Commissione Sanità
Assemblea Regionale Siciliana