E’ sempre corsa contro il tempo, ancora una volta, le fiamme, di origine sicuramente dolosa, stanno avvolgendo tutta la zona intorno al paese. Da mercoledì pomeriggio si corre notte e giorno per salvare quello che resta, visto gli incendi degli anni scorsi, della Pineta, della cittadina tirrenica.
Una squadra del Corpo Forestale dei Nebrodi, composta da sei elementi, è rimasta bloccata tra le fiamme nella vallata interessata dal vasto incendio.
Un canadair dei Vigili del Fuoco proveniente da Lamezia ha dovuto effettuare oltre cinque lanci in una zona diversa per liberare la strada di fuga alla squadra del Corpo Forestale. Mentre, si tiene sotto controllo sempre la vasta pineta, le zone interessate dalle fiamme sono state: Merca, San Leonardo, dove è stato salvato un B&B) e poi Colla sulla via che porta a Sant’Arcangelo. Mentre, anche la protezione Civile di Brolo, guidata da Tindaro Pintabona, è dovuta intervenire nella zona di Serro Martino per bloccare il cammino impetuoso del fuoco.
Presente nella giornata di ieri anche uomini della Centro protezione civile di Messina, che hanno dato man forte a chi da due giorni dorme poco e corre contro il tempo per salvare il salvabile. Imporrante anche il camion comunale ed i volontari civili della cittadina pirainese, che hanno contribuito a spegnere focolai in diverse zone.
Proprio mercoledì mattina il sindaco Ruggeri, con una nota aveva allertato i propri concittadini della mancanza di acqua sul territorio dato che scriveva Ruggeri “il nostro acquedotto presenta problemi infrastrutturali enormi che richiedono manutenzioni continue sulle condotte dovute a perdite importanti sulla rete, a guasti a ripetizione sulle pompe di sollevamento, all’abbassamento della falda acquifera nei pozzi, a cui si è aggiunto, martedì un guasto sulla linea elettrica dell’Enel, che ha causato l’interruzione della corrente sia a Fiumara che a Salinà, determinando l’arresto delle pompe dei pozzi Giardino e di quelle del serbatoio di Calamaci (Salinà), le quali, bloccandosi, non hanno rifornito il principale serbatoio di Colasacco che garantisce la distribuzione idrica a tutta la zona alta del Paese”.
Nonostante tutto, mercoledì si sono usati i serbatori della vicina Gliaca di Piraino mentre ieri sono tornati attivi i bocchettoni presenti nelle immediate adiacenze della Pineta, dove c’è anche una attività di ristorazione. In serata comunque dopo le 20.00 con i canadair, fermati dal buio, la situazione sembrava sotto controllo, anche se gli uomini a terra, dei vari reparti della forestale hanno vigilato tutta la notte.