Tanta gente, tanti amici e tanti cittadini, hanno partecipato oggi pomeriggio al funerale di Giovanni Cortolillo, fratello di Francesco Paolo Cortolillo, sindaco di Sant’Angelo di Brolo, scomparso tragicamente all’età di 50 anni a causa di una brutta malattia.
A seguire pubblichiamo il ricordo del vice Sindaco Pippo Palmeri e il ricordo dell’amico Michele Martella, nonché Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Angelo di Brolo.
Pippo Palmeri,
Con sincera commozione, a nome mio personale – delle istituzioni civili e della comunità – che in questo momento ho l’onore e l’onere di rappresentare, esprimo profondo cordoglio e piena solidarietà al nostro sindaco Francesco Paolo Cortolillo, alla mamma Nina, alla moglie Giovanna, ai figli Giorgio e Francesca e ai familiari tutti – per la prematura scomparsa del caro amico Giovanni.
Michele Martella,
Con animo mesto e profondamente commosso, a nome di tutti gli amici di Giovanni, voglio tracciare un breve ricordo di un uomo e un caro amico, che la nostra comunità e quanti lo hanno conosciuto non dimenticheranno mai. Una vita che si spegne troppo presto e toglie un po’ di futuro e di fiducia in tutti noi.
Il primo pensiero è per lui, per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per sua moglie Giovanna che lo ha accompagnato e assistito con una forza da leone in tutta la sua malattia, per i suoi figli Francesca e Giorgio, ai quali mancherà un baluardo, per l’anziana mamma Nina, perché la morte di un figlio scava davvero l’anima, per il fratello Franco, legati da un rapporto simbiotico e al quale mancherà sempre il suo forte sostegno, per il fratello Nino e le sorelle Cinzia e Mimma, uniti indissolubilmente “tutti per uno” oltre il cosiddetto “legame di sangue”, per i familiari tutti e i tantissimi amici.
Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscere Giovanni ha potuto cogliere la positività che emanava, la semplicità di apprezzare e godere anche delle piccole cose della quotidianità. Un uomo solare, generoso e altruista come pochi, che si batteva per gli altri e per i quali condivideva tutto ciò che aveva. Donava sé stesso alla famiglia e agli amici. Giovanni vivrà sempre tra noi perché è riuscito ad imprimere su questa terra il segno che distingue la forza degli uomini veri.
E se ne va da gladiatore per il coraggio e la dignità con cui ha affrontato la sua malattia, sempre con il sorriso stampato in bocca. Infatti, nonostante le grandi sofferenze vissute negli ultimi mesi, continuava ad essere lui da sostegno agli altri. Vinceva la vita tutti i giorni, apprezzandone pienamente il senso vero, anche nei momenti più tristi e bui. Nessuno muore sulla terra finchè vive nei ricordi di chi resta. Giovanni, Ti porteremo sempre nel cuore.