Riceviamo & Pubblichiamo *
Abbiamo atteso la conclusione dei festeggiamenti, perché non è nostra consuetudine fare polemica, ma qualche domanda ci sembra doveroso farla, come – ci auguriamo – doverosa dovrebbe essere qualche risposta.
Cui prodest?…a chi giova? ovvero a chi ha giovato questo atteggiamento, questo modo di gestire le cose? Proviamo a farci comprendere, sabato pomeriggio vigilia della festa ci troviamo a passeggiare sul corso principale (Via Vittorio Emanuele III) che alle 19:00 somiglia più ad una landa desolata – manca solo l’iconica sterpaglia secca rotolata via dal vento! – che ad un corso in festa: nessuna bancarella, nessuna attrattiva, solamente delle “squallide” transenne che delimitano il recinto; allora abbiamo provato a capirne di più e ci viene consegnato un documento dove, per “questioni di ordine pubblico”, al comitato dei festeggiamenti veniva imposto di non far installare bancarelle sul corso, queste dovevano essere installate solo nella via Dante.
Quindi i commercianti in attesa di qualche cliente venuto a Brolo per la festa del paese si sono ritrovati doppiamente beffati, da un lato quei pochi (ed è già una visione ottimistica!) venuti a Brolo per l’evento tutti a passeggiare nella via Dante; dall’altra ai potenziali clienti delle attività commerciali situate lungo la via Vittorio Emanuele III nemmeno la possibilità di poter parcheggiare le proprie auto, come tutti gli altri giorni (ivi compreso il sabato), in prossimità dei negozi.
Ci piacerebbe comprendere a quali strategie e logica appartengono tali scelte (ne vediamo solo l’assurdità, forse per nostri limiti), ci piacerebbe che qualcuno lo spiegasse ai commercianti ma lo spiegasse anche ai tanti brolesi (tanti, tanti!!!) che si sono posti le stesse nostre domande per tutto il fine settimana.
Una risposta la meritano – la meritiamo – almeno per fugare il dubbio, insinuato da qualche malalingua, sul fatto che si sia trattato solo di un “dispettuccio” fatto a qualcuno o a “qualcosa”.
Crediamo che chi riveste ruoli istituzionali, chi ha a cuore davvero l’interesse esclusivo del proprio paese non possa certo permettersi tali azioni, gravi e non consone alle tradizioni politico /istituzionali del nostro paese: sarebbe davvero assurdo che per una presa di posizione, per una “ripicca” si sia andati a discapito di un intera categoria “i commercianti” e dell’intera collettività…ma siamo sicuri (sic!) che non è questo il caso!
Quindi la domanda permane… CUI PRODEST?…Attendiamo fiduciosi.
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