Mercoledì 26 aprile 2017, alle 16,30, nel tratto antistante il Polo universitario “Papardo”, a Messina, si terrà la cerimonia di intitolazione di “via Salvatore Palomba”, giornalista, scrittore, italianista, improvvisamente scomparso il 29 settembre 2006.
Dopo la scopertura della targa toponomastica da parte dei nipoti Salvatore e Mariacristina, nell’aula magna della Biblioteca centralizzata del Polo universitario “Papardo” è previsto l’intervento delle autorità e un breve ricordo del giornalista scomparso.
Giornalista professionista dal 21 agosto 1957, Salvatore Palomba ha dedicato la propria vita al giornalismo, alla letteratura e allo studio della lingua italiana divenendone un purista noto. A lui si devono molte opere conosciute a livello nazionale ed internazionale. Caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”, per anni (35 quelli in servizio “attivo” che lo hanno visto lavorare anche nelle redazioni de “La Tribuna del Mezzogiorno” e “L’Ora” di Palermo) ha curato numerosi speciali, le pagine della cultura e della politica, portato avanti inchieste giornalistiche, coordinato le redazioni siciliane della “Gazzetta del Sud” (in particolare quelle di Siracusa e Ragusa) fin dalla loro nascita.
Ha lavorato altresì nella redazione “Cronaca” della “Gazzetta del Sud” ed ha ricoperto il ruolo di capo equipe della redazione “Province calabresi”, capo della redazione di Reggio Calabria, redattore di Prima pagina con rapporto diretto col direttore. E stato inoltre apprezzato autore di racconti sul “Corriere di Sicilia” .
Più volte indicato quale vincitore di premi letterari è stato parte attiva della rinascita a Messina della “Sala Stampa” e del “Circolo della Stampa”. Ha ricoperto anche incarichi di inviato (ha curato anche servizi ed approfondimenti sulla Biennale di Venezia per “Telestar” e servizi per “Il Piccolo” di Trieste) e di corrispondente. A lui si deve inoltre il piano di ristrutturazione totale de “La Gazzetta letteraria”.
Fondatore negli anni Sessanta del periodico “Estate sullo Stretto”, coordinato con il collega Domenico Cicciò, ha ideato l’iniziativa “Messina d’estate, capitale dell’Isola”. Progetto, questo, che ha anche coinvolto la VIII rassegna cinematografica di Messina e Taormina, la Fiera campionaria e l’Agosto messinese. Il suo progetto di “Estate sullo Stretto” è stato ufficialmente riconosciuto, tra gli altri, anche dall’assessorato al Turismo e spettacolo della Regione Siciliana, dall’Ente provinciale per il Turismo, dall’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, dal Comune di Messina, dal Banco di Sicilia e dalla Provincia regionale.
Ha pubblicato varie opere, ricevendo anche numerosi riconoscimenti. Tra i suoi lavori il libro di poesie e liriche “Noi poveri uomini”: opera giovanile del 1957, recensita dai più importanti giornali dell’epoca a livello locale, regionale e nazionale. A lui famosi critici riconobbero, sebbene si trattasse di una opera prima elaborata da giovane, <un non comune timbro metrico, eccelsa sostanza poetica, una forma espressiva non comune che è il risultato di un processo psicologico e poetico del tutto originale>. e il manuale di giornalismo “Tuttattaccato.
Evoluzione ed uso dei composti nella scrittura giornalistica”. Edito alla fine degli anni Novanta, è uno strumento professionale che mette ordine all’uso e alla scrittura corretta delle parole composte nella scrittura giornalistica italiana. Il manuale è un repertorio di composti e relativi florilegi, catalogati in oltre 15 anni di lavoro quotidiano – “censendo” la quasi totalità dei quotidiani e dei periodici nazionali, regionali e locali – che fa emergere uno degli aspetti minimalisti del giornalismo scritto. Per la realizzazione del manuale sono stati “setacciati” oltre 1.200 articoli, consultando anche libri e riviste. Scopo dell’iniziativa è stato quello di dare un primo contributo alla realizzazione di un aspetto assai trascurato e anarchico del linguaggio giornalistico nella sua veloce evoluzione contemporanea. Il testo è stato adottato dall’Ordine nazionale dei giornalisti.
Questi i principali riconoscimenti:Premio di giornalismo internazionale “Omaggio alla cultura” conferitogli nel 1973 <per l’alta professionalità dimostrata nel curare la pagina letteraria della “Gazzetta del Sud”>. Premio attribuito anche a Silvestro Prestifilippo, narratore e giornalista messinese, inviato speciale di quotidiani; Antonio Saitta, storico e poeta di Messina. Presidente della commissione che ha conferito il premio il prof. Giuseppe Morabito, uomo di cultura, noto latinista e grecista internazionale; Premio di giornalismo “Tindari” conferitogli nel 1991 <per avere contribuito con iniziative, suggerimenti e interventi alla valorizzazione della costa tirrenica messinese e dei centri dell’entroterra e avere imposto all’attenzione generale le bellezze del litorale “Mortelle-Tusa”