Sinagra – La politica “bordeline” tra incertezze e nervosismo non offre novità!

Clima politico sempre più bordeline per le forze politiche che ancora non hanno varcato il Rubicone o che tentano di farlo arrocca ti magari nella politica del ” fortino” che però sembra non pagare lasciando spazio solo a incertezze e nervosismo con buona pace dell’etica della politica che sembra essere la grande sconosciuta.

sinagra scacchiera e scacchi della politica
Intanto l’unica certezza resta la candidatura di Nino Musca che giorno dopo giorno travolgente le pochezze della politica con le forza della pacatezza e del sereno confronto politico. Non serve attaccare solo per il gusto di farlo dice Musca, quello che serve e costruire, appianare e dare fiducia e speranze alle persone. E infatti questo sembra essere il desiderio della piazza stanca delle promesse da marinaio tipiche della politica italiana che potrebbero trovare sponda anche bel paesino nebroideio. “Sento qualcosa nell’aria, una marcia un canto d assalto…”, cantano gli ” Antica tradizione che, rapportato alla realtà locale si legge : cambiamento è subito.
nino musca“Se non ora quando? Si chiedono in molti. Intanto i soliti buontemponi Si chiedono se a a correre resterà il solo Musca visto che ancora l unico nome dichiarato che gira é quello del professore Musca. Sembra non esserci posto per terze liste o professionisti del trasformisco che sembrano ripiegare sulla bagarre di piazza. Non ci sono spazi per le esternazioni fini a se stesse, l economia é in ginocchio. I giovani, chissà perché restano giovani fino a oltre quaranta anni, esistono votano, decidono del loro futuro e, soprattutto non delegano. Torna in mente un episodio sconosciuto del ’43(la storia insegna sempre, basta saperla interrogare).
carro armatoSuccesse che a Ponte Naso i tedeschi con rritirata cercarono di forzare lo sbarra mento di artiglieria americana schierato su Monte cipolla. Tre carri avanzato in fila indiana sullo stretto ponte. Il primo venne subito colpito ai Cingoli e immobizato. Al secondo non resto che sparargli x evitare che l assalto si trasformasse in un massacro.
Fu così che i panzergranadieri vinsero lo scontro. In democrazia non si spara ma, all occorrenza si decide. Sullo sfondo, al posto di Ponte Naso, una comunità e il suo diritto di decidere. Segrate i ranghi spartani, continuano gli Antica Tradizione e forse che si possono cambiare la storia è le Termopoli.
Enzo Caputo 

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