Sinagra – Tra il silenzio irreale…voglio pure la lista di scorta

A dominare, al momento, la prossima corsa alla poltrona di primo cittadino, sembra essere, nel paesino nebroideo, il silenzio. Strano, irreale, impalpabile. Eppure la piazza aspetta, commenta si interroga.

nino muscaChiacchiera di rinnovamento, democrazia, partecipazione, esperienza, rifiuto delle vecchie logiche partitiche e, soprattutto vuole chiarezza e spazio per chi a voglia di fare. Al momento, a rimanere saldo nella sua decisione, è l’ingegnere Nino Musca che questi desideri li ha sposati tutti. Più che chiacchiere di piazza- dice- sono parole e aspettative piene di legittimità e significato e, anche se sono state spesso abusate dalla politica, oggi più che mai, hanno un significato che non può più essere ignorato.

Le parole di Musca non sembrano il solito luogo comune abusato dalla politica ad ogni tornata elettorale, ma piuttosto, un “modo di pensare” che ben conoscono i suoi studenti e che lui vuole portare nella società sinagrese. I nostri confini- dice sostanzialmente- non finiscono a Ponte Naso. Il paese deve anche guardare oltre ed essere partecipe di spicco su quanto matura e si decide nelle altre realtà, serve a portare lavoro e sviluppo di idee. Intanto nel “silenzio” i profili restano bassi per quasi tutte le componenti politiche o politicizzate.

concetta ioppoloSi osservano le mosse del cosiddetto terzo polo che, spinto dall’ex sindaco Enzo Ioppolo, sonda il terreno, cerca spazi, propone aggregazioni, si conta, e si dà una dimensione con le con le parole della figlia Concetta Ioppolo, che, tra l’altro, scrive su facebook di “un’alternativa che possa portare avanti un progetto diverso, concreto, che riporti in prima linea le esigenze del paese. È evidente che il solo pensiero della tanto temuta C, specie prospettata come da articoli vari, abbia creato non poco scompiglio…e lo capisco pure!ioppolo_enzo

Ad ogni modo, non saranno le accuse di rottura, i suggerimenti né le preghiere a scoraggiare le intenzioni di chi ha delle idee che vuole portare avanti, esattamente alla pari degli altri.” Insomma cerca di farsi strada una terza dimensione politica. Ma cosa sta realmente accadendo in un paese i cui votanti bastano solo ad assicurare, vigendo il sistema maggioritario, rappresentanza a non più di due aggregazioni?

Già le compagini, quelle che mischiano passato e presente con gruppi e famiglie rischiando di tagliare fuori l’essenza stessa della politica per lasciare spazio a fantasie ed inciuci, si trovano ora a fare i conti con Musca che va come un treno e ha già programmato gli incontri operativi e i gruppi di lavoro forte dell’appoggio dei tanti giovani che, guardandosi l’anima allo specchio, hanno deciso di esserci, costi quel che costi chiedendogli di rappresentarli, per non parlare dei tanti ex assessori e vice sindaci che lo appoggiano. I tempi cambiano, i santi ballano a piedi nudi.Enzo caputo

leone agnelloIl valzer dei probabili papabili, anche se sotto traccia, tormentone del momento, sembra non finire mai. Che faranno i vari Leone Agnello, Emanuele Giglia, Cono Costantino, Enzo Caputo… solo per fare qualche nome? Ma, soprattutto che faranno i cittadini, quelli, per intenderci che commenteranno solo dentro le urne usando la matita come una spada? I disillusi che alla fine possono fare la differenza e la maggioranza silenziosa che urla soffocata in silenzio, che osserva, capisce e non perdona e soprattutto esiste e non approva santi, santini e santoni? Che faranno i diciottenni per la prima volta al voto? Quelli che 15 anni fa avevano solo cinque anni?

emanuele_gigliacono costantinoRiusciranno a strapparsi dalle viscere una scelta che sia veramente loro fatta con il cuore e non magari indirizzata dalla famiglia o peggio limitata dal timore fosse solo dovuto ad autocensura ? ”Avevamo vent’anni e oltre il ponte, oltre il ponte che è in mano nemica, vedevamo l’altra riva la vita, tutto il bene del mondo oltre il ponte, oltre il ponte comincia l’amore” scriveva Italo Calvino. Già oltre il ponte che scavalca inciuci e “abbracci mortali” che appartengono al mondo di ieri. Lista A, B, C, D, E e perché no F. – dice un elettore che vuole restare anonimo- anche io voglio la mia lista anzi voglio pure quella di scorta. Esisto sempre e non solo quando si vota. Intanto le sirene cantano, cercano di ammaliare (impresa però sempre più difficile, perché ormai a vedere la luna nel pozzo sono rimasti in pochi, gli altri, per quella perversa logica paesana, fanno solo finta di vederla).

Sullo sfondo non sembrano mancare voltagabbana, egoisti e invidiosi che ,di certo, non servono al tanto sbandierato bene del paese. I tempi cambiano. Riuscirà a fiorire la “Primavera” di Musca figlia del particolare momento storico politico italiano? E’ bene ricordare che, al momento, lui è l’unico ad averci messo la faccia resistendo ha rabbiose raffiche di vento, sicuramente non meritate.

Enzo Caputo

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