Insieme per costruire un’area del Partito Democratico
Con la conferenza stampa di oggi ufficializzata la scelta di Giuseppe Antoci di accompagnarmi nel cammino del cambiamento del PD, creando – come afferma il Presidente Emiliano -una sorta di duplicazione del candidato.
Questa la dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a margine dell’incontro con la stampa, dichiarando inoltre che la scelta di Antoci di sposare la propria mozione lo ha fatto sentire onorato e commosso ma non sorpreso.
Giuseppe Antoci rappresenta l’antimafia sociale: insieme a lui stiamo costruendo una mozione che riporta al senso dell’umanità di lotta alla criminalità organizzata che riguarda tutta l’Italia.
Per Giuseppe Antoci “d’obbligo la presenza in un partito solo se la lotta alla mafia viene affrontata in maniera idonea”, svelando che il rapporto con Emiliano nasce da un incontro dopo l’attentato subito il 18 maggio 2016 quando, nell’abbraccio dell’Uomo delle Istituzioni, ho visto tanta emozione da non riuscire a parlare ma, allo stesso tempo, dicendo tutto.
La scelta di Michele Emiliano di riservarmi un ruolo così impegnativo nello stare accanto a lui e alla sua squadra mi riempie certamente di gioia continua Antoci. Allo stesso tempo mi chiama però ad una grande responsabilità nazionale che adempierò con l’unico modo che conosco, cioè quello del lavoro svolto con umiltà e passione ma soprattutto lo spirito di servizio di cui oggi poco si parla e che invece deve rappresentare il primo patrimonio di uno Partito moderno che della cultura del Noi faccia veramente un valore di pratiche e non di prediche.
Oggi la politica del PD alla prova con le grandi sfide non può farsi trovare impreparata, divisa e caratterizzata da scelte emergenziali, chiarisce Antoci. Progettualità, condivisione, capacità di ascolto, piedi ben piantati sul territorio, capacità organizzativa, selezione della classe dirigente devono diventare pane quotidiano del pensare e dell’agire politico.
Ho sentito forte il dolore e il grido di rabbia del mondo della scuola, il PD non può essere un partito distante e cinico da un mondo che rappresenta le fondamenta stesse della nostra società e del nostro futuro.
La scuola è il nodo principale intorno al quale il Partito dovrà sciogliere tutte le riserve che si sono addensate su di sè e riproporre una legge giusta e dignitosa che non mortifichi le professionalità ma che dia invece il giusto valore e il giusto riconoscimento a professionalità come quelle dei docenti italiani che non possono essere più umiliate.
Il PD ha bisogno di recuperare energie, di riprendere vigore e un ruolo strategico, forte e lungimirante nel guidare una società piena di disuguaglianze ed ingiustizie, ma anche di opportunità ed eccellenze, deve fare ciò insieme ad una coalizione politica che dovrà dimostrarsi all’altezza di un compito che per i tempi moderni risulta esser uno dei più difficili della storia.
Queste sono le motivazioni della mia scelta conclude Giuseppe Antoci.