“Un errore che non mi perdono”, cosi commenta l’accaduto della sospensione della patente il primo cittadino di Patti, fermato dai carabinieri nello scorso mese di dicembre, dove i militari dell’arma hanno riscontrato un tasso alcolemico di 0,82 g/l. di poco superiore alla soglia prevista per la sospensione della patente da sei mesi ad un anno e alla denuncia penale.
Proprio con un post sulla sua pagina facebook, Aquino cosi commenta il fatto accaduto:
“Una tempesta mediatica senza precedenti mi vede protagonista in queste ore…. Ero stato ad una festa tra avvocati con mia moglie ed altri colleghi..e ho bevuto due bicchieri di prosecco.
Non pensavo di aver superato il limite, ero tranquillo, non avrei mai azzardato la guida dell’auto se non mi fossi sentito a posto, avrei ceduto, responsabilmente, il volante a chi era in macchina con me. Un tasso alcolemico di 0,82 g/l, appena superiore al limite fissato dal Codice della Strada.
Non voglio minimizzare quanto accaduto, che diventa ancor più grave avendo io un ruolo pubblico. Un errore che non mi perdono. E adesso pago, giustamente, come tutti. Certo, non ho fornito un bell’esempio e spero che i giovani, ai quali mi rivolgo, traggano giovamento da questa brutta storia. Io ho imparato la lezione…”