Per i consiglieri di minoranza Ivan Martella, Manuela Alessandrino, Marcella Scalia e Lidia Tuccio, il piccolo centro nebroideo è un paese senz’acqua, senza mensa, senza diritti, cosi si legge in un loro comunicato, in riferimento a ben tre interrogazioni presentate all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesca Salpietro.
In particolare il gruppo consiliare “Cambiare… si può!”, sottolinea che nonostante il consiglio abbia approvato il bilancio di previsione lo scorso agosto, mettendo a disposizione del Sindaco e della Giunta le somme necessarie a far partire i servizi di Refezione Scolastica ed Assistenza Igienico Sanitaria, ad oggi, purtroppo, i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria non possono fruire del servizio di mensa e l’Assistenza igienico sanitaria non è ancora stata attivata.
I motivi, si legge nel documento, perché “il Segretario Comunale, Dott.ssa Serena Casamento in qualità di neo Responsabile dell’Area Amministrativa ha ritenuto di procedere all’annullamento in autotutela della determinazione n. 325 del 14.10.2016, emessa dal Dott. Antonio Mileti, responsabile del servizio a quel tempo, con la motivazione “della presenza di possibili violazioni di legge contenute nella stessa, nonché nella lettera di invito e nell’avviso di preinformazione, approvati con la determinazione medesima…”. Pertanto dovrà essere bandita una nuova procedura di affidamento del servizio che, a questo punto, non partirà prima di dicembre/gennaio.
La seconda interrogazione, invece, riguarda l’erogazione dell’acqua potabile e per uso igienico avviene per circa dieci ore al giorno e conseguentemente per ben 14 ore al giorno i cittadini sono costretti a farne a meno e vi sono alcune zone del paese, meno fortunate, in cui il servizio viene garantito per 5-6 ore al giorno. Si è arrivati a questa situazione, come sottolineano i consiglieri di minoranza, perché “da anni questa amministrazione continua a sperperare denaro pubblico per piccoli e costosi interventi di manutenzione della fatiscente rete idrica senza programmare interventi atti alla risoluzione definitiva del problema”.
I consiglieri Martella, Alessandrino, Scalia e Tuccio, evidenziano gravi carenze di degrado urbano dato che le pubbliche vie e piazze risultano luoghi inospitali per la presenza di erbe infestanti, la mancata potatura di arbusti ed alberi, le panchine rotte, le deiezioni canine, i guani di colombi e il deposito di materiale usurato di vario genere.
Infine, il gruppo “Cambiare… si può!” chiude il comunicato scrivendo che “alla luce della recente tragedia che ha colpito il centro Italia e considerato che il nostro comune è classificato come zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti, abbiamo ritenuto opportuno interrogare il Sindaco sullo stato degli edifici scolastici di Raccuja chiedendo se i plessi siti in via San Sebastiano e c/da San Nicolò, che ospitano la scuola primaria, secondaria di primo grado e la scuola dell’Infanzia sono stati adeguati alla normativa antisismica vigente”