Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale regionale di oggi, è in vigore la riforma della legge elettorale per i Comuni varata dall’Ars poco prima di Ferragosto.
Sarà più facile sfiduciare un sindaco o farlo decadere: il primo cittadino e la rispettiva giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dal 60% cento dei consiglieri assegnati o, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, dai due terzi dei consiglieri assegnati.
Prevista la decadenza del sindaco in caso di dimissioni di almeno il 60% dei consiglieri comunali, per i comuni con meno di 15.000 abitanti servono invece i due terzi.
Abolito il ballottaggio quando un candidato conquista almeno il 40% dei consensi al primo turno. L’addio ai ballottaggi, unito al ritorno della norma che estende automaticamente anche al candidato sindaco il voto espresso per la lista, punta a rafforzare i partiti rispetto ai candidati fuori dagli schieramenti
Fonte: www.lasicilia.it