Considerate se questo è un uomo
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo”
Sono i versi iniziali della poesia di Primo Levi, dedicati all’Olocausto. Oggi mi sono tornati in mente a seguito dei vari episodi di terrorismo, verificatisi in Europa e anche nel Mondo.
Fino a qualche anno fa noi Europei vivevamo in uno stato di torpore, sì di pace…oggi non è così.
Abbiamo pensato per tanto tempo che la Guerra fosse una cosa lontana, lontana da noi, dalla quiete delle nostre case. Sino ad ora abbiamo appreso le notizie di stragi, di morti, anche tra persone civili, bambini, uomini, donne, con distacco, tanto erano lontani da noi in posti che geograficamente conoscevamo poco. Le notizie interrompevano la nostra routine per pochi minuti, e poi tornavamo alla nostra bella vita, al nostro lavoro, alle nostre vacanze a pensare ai nostri problemi quotidiani.
Oggi, invece, ci siamo resi conto che siamo in guerra, che non possiamo più ignorare alcune situazioni internazionali. Purtroppo, per arrivare a questo abbiamo dovuto verificare sulla nostra pelle che la Guerra è dappertutto e non solo nelle cosiddette zone calde. I morti della Francia, del Belgio, di Madrid valgono quanto quelli della Siria, della Palestina, dell’ Afghanistan. Perché se succede in Europa un attentato terroristico ci turba di più che in altre zone? Perché questa differenza tra morti di serie A e serie B?
Forse, perché adesso non ci sentiamo più sicuri, forse perché adesso il nemico è il nostro vicino di casa?
Quanti altri bambini dovranno morire europei e non per capire che ci sono guerre ingiuste? (ma perché esistono guerre giuste?)
La mia è solo un’amara riflessione, perché ci sono sotto interessi che non sappiamo, che non ci vengono detti….e intanto altrove si muore.
Primo Levi ha scritto Se questo è un uomo per dare un monito affinché situazioni simili non si verificassero più. Ma abbiamo fatto di peggio in questi anni….
Daniela Pruiti Ciarello