Due anni da dimenticare. Un’amministrazione da archiviare, al più presto. Queste sono le conclusioni che come Movimenti Brolesi e Minoranza consiliare abbiamo inteso esprimere nell’incontro con la stampa del 2 luglio.
Anche in questa occasione secondo una tradizione che sta diventando collaudata, abbiamo inteso dare voce alla maggioranza del paese, uscita sconfitta dal sistema elettorale, ma che si consolida e cresce, giorno per giorno, in antitesi ad una azione amministrativa sempre più deficitaria.
Ci siamo soffermati in maniera puntuale e, sotto altro verso, impietosa sulle oggettive risultanze di due anni d’amministrazione. Due anni che consegnano un paese in pieno caos amministrativo e contabile con bilanci fermi al 2013 con una gestione del dissesto persino peggiore del male (Cono Condipodero) con un forte arretramento della qualità dei servizi e della vita e dove l’allarme sull’alberghiero rimane ad oggi disatteso (Nuccio Ricciardello) senza alcuna percettibile capacità di programmazione e pianificazione, ad incominciare dal centro Storico (Salvatore Garito) opaca, discutibile sotto il profilo dell’azione tributaria, in preda ad uno scontro politico e ad una iniquità sociale, senza precedenti ma fortemente sostenuta “dall’alto” (Ettore Salpietro).
E’ bastato il mero raffronto tra le promesse elettorali del Sindaco Ricciardello e dei suoi, scritte nero su bianco nel programma elettorale, e i risultati concreti di due anni di…disamministrazione. Abbiamo voluto proporre una analisi oggettiva che lascia poche possibilità di replica, anche perché la scusa “dissesto&quellidiprima” si mostra ogni giorno che passa uno stratagemma sempre più inconsistente. Ed in conclusione, abbiamo ritenuto di dover fare nostro un recente invito di un assessore dichiarandoci disponibili ad adottare – non già la gestione di un monumento – ma quella dell’intero paese di Brolo.