Dopo il giovedì di passione vissuto dalla Regione Sicilia arsa in toto da centinaia di incendi sviluppatisi nelle provincie tirreniche, il Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, ritorna sulle cause degli incendi, sempre più convinto che dietro l’impressionante serie di roghi che per giorni ha flagellato la Sicilia ci sia – oltre l’anomalo innalzamento delle temperature – la mano dell’uomo e di gruppi organizzati criminali.
“Cinquecento fuochi non si innescano per autocombustione. Aspettavano lo scirocco”. Ma trovare i responsabili non sarà facile, perchè usano tecniche efferate.”Usano gli animali come piromani. Danno fuoco ai gatti che correndo incendiano tutti i cespugli che toccano”. Lo afferma Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, che intervistato da un quotidiano a tiratura nazionale, spiega questa gratuita ed ennesima tortura, sconosciuta alla maggior parte della popolazione, usata da veri e propri criminali nei confronti degli animali, che fa semplicemente rabbrividire per la crudeltà usata a danno dei poveri animali.
Antoci si dice anche convinto che tra i piromani ci siano anche coloro che circa un mese fa hanno tentato di eliminarlo, perchè la mafia dei pascoli faceva affari d’oro che abbiamo mandato all’aria. Loro prendevano i terreni del demanio in affitto e poi incassavano i contributi europei guadagnandoci il 2.000%. Tra il 2007 e il 2013 sono stati stanziati 3 miliardi di euro, spiega. Con il nostro protocollo di legalità non possono più prenderli e a chi li aveva sono stati tolti. Non è abbastanza per dare fuoco a zone meravigliose?.