Il 25 giugno, al Palazzo Baronale De Maria di Basicò, si terrà il convegno “Smart Village e Città Metropolitana – politiche urbanistiche e innovazioni abitative per il rilancio dei borghi storici siciliani”.
Il progetto, promosso dal comune di Basicò, vuole realizzare una politica di attenzione sul proprio centro storico, promuovendo, attraverso un marketing urbano, iniziative imprenditoriali e culturali con un’attenta, dinamica e leggera regia dell’Amministrazione Comunale.
Il progetto può definirsi un concreto step strategico attraverso cui avviare una serie di iniziative che attraggano risorse economiche ed imprenditoriali, integratori significativi delle poche risorse pubbliche disponibili, armonizzandoli con le opportunità delle risorse comunitarie. Il Convegno, organizzato con l’Istituto Nazionale di Urbanistica, gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Messina e la Fondazione Architetti del Mediterraneo, intende proporre e raccogliere contributi e suggerimenti all’iniziativa, estendendo l’attenzione sul tema dell’emergenza urbanistica e demografica anche a quelle micro-municipalità presenti nel territorio della nuova città metropolitana di Messina e, in generale, nelle aree interne e collinari della Sicilia.
Si definirà una Vision innovativa dell’idea e delle modalità con cui le comunità dovranno ripensare gli spazi e gli edifici storici, riscoprendoli come occasione di progettualità ed imprenditorialità, con l’obiettivo di rilanciare in essi la vita sociale e culturale, realizzandone infine il suo ripopolamento. Si vorrà, inoltre, alimentare un dibattito sulle ultime prassi legislative che riguardano la pianificazione dei centri storici e sulla necessità di un’armonizzazione con le tensioni programmatiche e con le opportunità delle risorse comunitarie, oltre che con il quadro normativo urbanistico, anche nella prospettiva della riforma della legge urbanistica regionale.
Nel convegno si affronteranno, inoltre, le questioni aperte sui nuovi temi dell’area vasta, nella quale tali municipalità urbane e rurali dovranno armonizzare il proprio sviluppo nel quadro della nuova Città metropolitana.