Il Sindaco di Oliveri, Michele Pino, attraverso il suo portavoce Giuseppe Moroso risponde alla proposta di progetto “Decora Oliveri” del 18/04/2016 per iniziativa del Movimento “Cirano” dal quale si evince lo scopo di “promuovere il recupero e la trasformazione delle facciate degli immobili, secondo linee guida comuni, al fine di realizzare un sistema urbano armonico e coerente” e pur plaudendo alla lodevole iniziativa, dichiara la non fattibilità del progetto proposto e ci tiene a ribadire che la sua decisione non vuole essere un’azione di chiusura da parte dell’Amministrazione comunale verso il Movimento ma è resa necessaria per restare nell’ambito della legalità e delle attuali prescrizioni urbanistiche.
Di seguito riportiamo il comunicato stampa del sindaco di Oliveri:
Dalla Proposta di Progetto “Decora Oliveri” del 18/04/2016 per iniziativa del Movimento “Cirano” si evince lo scopo di “promuovere il recupero e la trasformazione delle facciate degli immobili, secondo linee guide comuni, al fine di realizzare un sistema urbano armonico e coerente”; i destinatari sarebbero i proprietari di immobili ricadenti nel territorio comunale di Oliveri.
Come è noto gli interventi edilizi nel territorio comunale di Oliveri sono regolati dal PRG con relative norme tecniche di attuazione e regolamento edilizio, approvato con D.D. n°165 del 12.04.2002, con vincoli preordinati all’esproprio già scaduti, ma vigente per le destinazioni d’uso.
Si ricorda che il centro urbano di Oliveri ricade per la maggior parte, dal Castello sino al residence “la Tonnara” e dalla via Gaspare Amodeo fino al torrente Saja-Castello, in zona “A” centro storico; per tale ambito, non si tratterebbe di interventi puntuali di un singolo proprietario da sottoporre singolarmente alla competente Soprintendenza BB.CC.AA., ma come viene specificato, s’intende “realizzare un sistema urbano armonico e coerente, secondo linee guida comuni”.
In riferimento all’intenzione proposta occorre precisare che la realizzazione di tale sistema urbano può essere espletata solo con uno strumento attuativo regolato da “precise” linee guida comuni, come Il Piano del Colore, a cui i cittadini si devono attenere.
Si precisa che la competenza per la redazione di tale strumento urbanistico è di iniziativa pubblica, e dunque, riservata all’Amministrazione Comunale.
Allo stato attuale, poiché è in fase di elaborazione il nuovo PRG ed è intenzione dell’Amministrazione Comunale promuovere una nuova delimitazione del centro storico, sarebbe fuor di luogo impegnare i nostri concittadini in laboriose ed impegnative approvazioni della Soprintendenza BB.CC.AA. competente in materia; con il nuovo PRG è possibile che gran parte dei fabbricati di Oliveri vengano esclusi dall’attuale perimetrazione di zona “A”.
Il singolo intervento di recupero del patrimonio edilizio esistente in zona “A”, definito a sensi di legge dall’art.20 della L.R. 71/78, può essere realizzato secondo l’art. 6 delle norme tecniche d’attuazione, così come precisato nel Decreto Dirigenziale di Approvazione del vigente PRG.
Riguardo alle parti di territorio comunale esterne all’attuale perimetrazione di zona “A”, lato est il quartiere Rosate e Magliolo e lato ovest la via Stazione e la limitrofa parte del quartiere Marinello ricadente nel comune di Oliveri, gli interventi proposti sono di semplice esecuzione; infatti il semplice rifacimento della facciata ai sensi dell’art. 6 della L.R. n.37/85 è attività edilizia classificata Manutenzione Ordinaria, dunque non soggetta ad alcuna comunicazione agli organi competenti preposti e realizzabile senza il ricorso a tecnici abilitati.
Riguardo alla trasformazione delle facciate degli immobili, cioè modifica dei prospetti con spostamento di aperture o nuove sporgenze come balconi e pensiline, occorre la consulenza tecnica per valutare l’iter autorizzativo necessario da espletare a livello comunale.
In merito all’istituzione di un “fondo per l’arredo urbano” è già intendimento dell’Amministrazione comunale reperire le risorse economiche necessarie attraverso l’abbattimento dei tributi gravanti su tutti i cittadini.
In conclusione, è sempre l’Amministrazione Comunale con il suo Ufficio Tecnico che valuta, secondo le leggi e gli strumenti urbanistici vigenti, la pluralità degli interventi edilizi proposti dai singoli concittadini, così come è regolata da precisa legislazione e norme deontologiche, l’attività dei professionisti.
Le associazioni proponenti possono dare utili suggerimenti, e si plaude la lodevole iniziativa del Movimento “Cirano”; la non fattibilità del progetto proposto non vuole essere un’azione di chiusura da parte dell’Amministrazione comunale ma è indispensabile restare nell’ambito della legalità e delle attuali prescrizioni urbanistiche.