Un giovane di 21 anni, precipitato dalla nave Tremestieri nelle acque dello Stretto di Messina, è stato salvato dal gesto eroico di un poliziotto che si trovava sulla stessa nave diretta da Villa San Giovanni alla rada San Francesco, e che si è tuffato in mare da un’altezza di 12 metri.
Erano le 16.20 di ieri quando l’agente 41enne del Commissariato di Patti, Basilio Fallo, che era libero dal servizio e in tuta da ciclista, dopo aver partecipato ad una gara a Bagnara Calabra, ha udito le grida disperate di una donna che chiedeva aiuto perché suo figlio «era caduto» in acqua.
Il poliziotto ha immediatamente scavalcato due recinzioni e – una volta avvistata in acqua la testa del ragazzo che annaspava tra le onde – con sprezzo del pericolo si è lanciato dalla fiancata della nave Tremestieri, rischiando la sua vita ma traendo in salvo il ventunenne. Secondo alcune testimonianze, il poliziotto, sposato e padre di due figli piccoli, subito prima di tuffarsi, rendendosi perfettamente conto del pericolo, ha raccomandato agli amici di dare un ultimo saluto a moglie e figlioletti per il caso in cui non ce l’avesse fatta.
E invece il suo gesto è valso la salvezza di quel ragazzo precipitato in mare in circostanze in corso di ricostruzione, forse a causa di un malore oppure di un insano gesto. Il ventunenne e il suo salvatore sono stati poi soccorsi da una piccola barca fatta accorrere sul posto.
gazzettadelsud