I dipendenti del Comune di Sinagra, riunitisi in assemblea in data 8 Aprile 2016 per discutere anche sul mancato pagamento delle spettanze esprimono le seguenti considerazioni e pongono i conseguenti interrogativi: Essi sono al servizio esclusivo della Nazione.
Se è vero che in tanti, nello sconfinato panorama lavorativo italiano, non hanno dato e non danno un bell’esempio lo si deve anche al fatto che, a volte, sono “coperti” proprio dalle “pieghe” della politica a cui, lo indicano le inchieste della Magistratura, sono funzionali e non certo a fin di bene o nell’interesse pubblico – Cittadini tra i cittadini, rispondono, come tutti, del loro operato e vanno giudicati e valutati esclusivamente secondo la legge e i contratti di lavoro, uniche vere garanzie contro le tentazioni di possibili discutibili discrezionalità o, peggio, arbitri o proclami denigratori che possono anche seguire il termometro politico del momento.
Nella realtà, specie dei piccoli Comuni, il gettito economico mensile che viene dalla categoria, porta una rilevante puntuale quantità di denaro liquido che, assieme ai tanti sacrifici che i cittadini giornalmente fanno, aiutano l’economia. Sono coscienti delle difficoltà che attraversa la Nazione e dei sacrifici che queste comportano per tutti. Come tutti i lavoratori però hanno diritto ad essere pagati e a capire, di fronte ai ritardi, se questi derivano da fattori esterni alla volontà dell’Ente o da altre circostanze e non credono che la soluzione ai problemi passi attraverso gli umori del momento o, peggio, attraverso “acconti magici” e improvvisi che, come ogni lavoratore ben sa, vengono percepiti, se ripetuti nel tempo, come “contentini” che umiliano e non risolvono i reali problemi delle famiglie.
Questo lo dicono, non perché sono o si sentono dei privilegiati, ma perché è chiaro che, nella molteplicità dei casi, lo stipendio a fine mese, è l’unica fonte della famiglia a fronte degli impegni economici che, come tutti i lavoratori, devono ogni giorno assumere. Per questo, qualsiasi atteggiamento che mira a farli passare, senza giustificato motivo, per fannulloni, è da rispedire al mittente da qualsiasi parte provenga; così come ribadiscono che la dignità di ogni italiano, per la quale tanto sangue è stato versato, non si mette in discussione; anzi va salvaguardata ancora di più per il rispetto che si ha verso i tanti, troppi giovani disoccupati, la cui mancanza di lavoro rappresenta un’umiliazione continua per tutti oltre che fonte di disagio e contrapposizione sociale.
Tornando alla categoria locale, questa valuta gli interventi in merito, ringrazia le forze politiche per l’interessamento: dal Vice presidente del consiglio Daniela Spagnò, al gruppo consiliare di Minoranza, al sindaco che ci considera risorse, ed è perfettamente in grado di valutarne portata, sincerità e coerenza, riconducendo gli interventi, se riconducibili, all’economia sindacale e lavorativa. Cittadini tra i cittadini, sono, come tutti, titolari delle garanzie e dei diritti costituzionalmente garantiti, a prescindere dalle convinzioni politiche e sociali che esercitano in piena autonomia quali Diritti originari e non già di “grazia ricevuta” o gentile concessione. Dopo la premessa, doverosa per ricordare, in questa grave congiuntura economica, anzitutto a loro stessi, che sono, nel rispetto di leggi, ruoli e regolamenti, al servizio della Nazione Italia e dei cittadini.
I dipendenti del Comune di Sinagra Dando atto che, proprio “ieri”, è stato accreditato lo stipendio di febbraio, ritengono che comunque l’Amministrazione Comunale è giusto che fornisca, per la parte che li riguarda, opportune notizie sullo stato di salute del Bilancio Comunale anche tenuto conto delle nuove norme in materia di gestione contabile e del fatto che in questi anni il Comune ha, tra l’altro, venduto alcuni beni con il conseguente introito che, ad ogni buon conto, si ritiene compensi i minori trasferimento da parte dello Stato e della Regione mentre molti servizi sono assicurati dagli stessi dipendenti .
Pertanto chiedono:
1) – Stante che il pagamento delle mensilità non risulta più regolare come per il passato, per quale motivo, ad oggi, non è stato pagato lo stipendio del mese di marzo 2016 se, come affermato dal gruppo consiliare “Uniti per crescere”, sono stati introitati dal Comune 600.000,00 euro solo nei primi tre mesi dell’anno in corso? Si specifica che le spese per gli stipendi e per le rate dei mutui contratti dall’Ente, prioritari(ma non più importanti) rispetto ad altre per i servizi alla cittadinanza che comunque è giusto che si facciano.
2)– Per quale motivo la ragioneria non ha ancora liquidato le spettanze dovute ai dipendenti per lavoro extra, che risale addirittura al 2014, malgrado il via libera della RSU e dei sindacati provinciali e contrariamente alle assicurazioni in merito ricevute?
3) – Per quale motivo non si dà ancora corso all’iter concorsuale già avviato per la stabilizzazione dei precari che, dopo tanti anni, di precario hanno solo il nome?
4)- Per quale motivo non è stata convocata ad oggi, malgrado i solleciti, la delegazione sindacale per la concertazione per la gestione delle risorse integrative, relativa all’anno 2015?
5)- Per quale motivo in fatto di integrazione oraria ai dipendenti precari, non vengono consultati i sindacati e, a decidere i nominativi, non sono i dirigenti pur vigendo il principio della separazione tra la funzione politica e quella Amministrativa? E’ compito del sindacato capire il perché viene indicato Tizio invece di Caio, fosse solo per evitare anche il mero sospetto che le scelte non siano solo dovute all’efficienza lavorativa.
Per quanto sopra si invita l’Amministrazione Comunale a fare chiarezza ed ad operarsi per il ripristino regolare dei pagamenti come avviene nella quasi totalità dei Comuni viciniori. Permanendo immutata la situazione e in mancanza di precisi puntuali chiarimenti, si fa riserva di passare a forme di protesta e di tutela più incisive in difesa dei diritti dei lavoratori.
La Rsu, Enzo Caputo, Enzo Coppolina,
Pippo Franchina, Melo Agnello, Angelina Faranda