Il Sindaco Enzo Sindoni, in merito all’incontro tenutosi ieri in Prefettura, relativo al mancato accreditamento da parte della Regione dei fondi per i precari, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Al tavolo della riunione, ho portato numeri e dati che ritengo opportuno siano pubblici:
per l’anno 2015 il contributo regionale, ammonta ad €.2.128.393,50, mentre la spesa è stata pari ad €.2.589.776,45
importo erogato alla data odierna e relativo al 2015: €.798.682,02
importo da ricevere relativo al 2015: € 1.329.711,48
costo sostenuto per gli stipendi pagati (da gennaio ad ottobre) del 2015: €.1.992.135,73
Quindi, per fare fronte alle inadempienze della Regione Sicilia, il Comune ha anticipato € 1.193.453,71.
Questa è la ragione per la quale ritengo ingiustificato ed ingiusto che la pur legittima protesta dei dipendenti a tempo determinato del Comune di Capo d’Orlando, sia indirizzata alla mia Amministrazione.
Per pagare gli stipendi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio sono sufficienti €.996.067,87 e ciò significa che se la Regione saldasse il suo debito col nostro Comune, non solo l’arretrato si azzererebbe, ma resterebbero in cassa oltre €.330.000,00.
Non credo servano altri commenti per spiegare la mia amarezza, dopo avere difeso, valorizzato e concretamente sostenuto i 130 precari in servizio al Comune.
Infine una notazione sul 2016: a seguito del riparto programmatico delle risorse disponibili nel bilancio pluriennale 2015-2017, con D.A. n. 374/serv.2 del 30.12.2015 è stata assegnata la somma di € 943.800,32 su un fabbisogno massimo di € 2.191.726,82, ma a tutt’oggi non è stato corrisposto alcun contributo.
L’orizzonte non è quindi sereno, e bene faranno i precari a protestare a tutela dei loro diritti.
Ma individuino il giusto destinatario delle loro rimostranze che non è certo la mia Amministrazione.
E mentre tengo d’occhio le disponibilità finanziaria per potere anticipare un ulteriore mensilità, ho avviato le procedure per la stabilizzazione che la legge finanziaria 2016 sembra rendere finalmente possibile e che riguarderanno nella prima fase i 45 dipendenti di categoria A e B”.