Spettacolo canoro di Oriana Civile lunedi sette marzo nella sala “Agostino” di Lascari (PA), alle ore 21. L’artista di Naso porterà in scena, per la prima volta per intero, “Un matrimonio infelice” opera ispirata a Maria, sorella di Rosa Balisteri. “Una cantata piena di sentimento, di pathos e dolore per una vicenda che – spiega l’artista- segnò tragicamente la famiglia Balistreri.” Maria, per la cronaca, sposatasi a Licata e divorziata con figli, raggiunse la sorella Rosa a Firenze e lì trovò lavoro; ma il marito geloso, non gradì l’allontanamento della moglie e la raggiunse a Firenze e dopo il netto rifiuto di lei a tornare insieme, la accoltellò uccidendola. Per questo finì in prigione nel manicomio criminale di Barcellona P.G.- Dopo molti anni, vedendolo ridotto ad un rudere, Rosa lo perdonò, e fece un concerto nel carcere Oriana come Rosa ripercorre i momenti salienti della storia della vittima.
Quanto prima Oriana porterà lo spettacolo a Naso nell’ambito del progetto “Genere.com generazioni e responsabilità in Comune organizzato dall’Ente insieme ai servizi sociali che prevede un anno di formazione e informazione contro la violenza di genere e uno sportello di ascolto per le donne in difficoltà. Oriana Civile, è nata e vive a Naso. Un’artista ed una risorsa per il territorio perche, per dirla le parole di Da “Le Vie dei Canti” di Bruce Chatwin” Gli aborigeni credono che una terra non cantata sia una terra morta: se i canti vengono dimenticati, infatti, la terra ne morirà.Permettere che questo accada è il peggiore di tutti i delitti possibili.
Ed Oriana per far vivere questo meraviglioso angolo di Sicilia, sta dando l’anima. Studiosa delle tradizioni musicali siciliane è specializzata in musicoterapia ed è una delle voci più suggestive ed emozionanti del panorama musicale siciliano, (formata al laboratorio di etnomusicologia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo) dove è approdata spaziando tra i più disparati generi musicali dal jazz al flamenco.
Nel 2009 realizza insieme a Maurizio Curcio il suo primo album da solista, Arie di Sicilia, un percorso sonoro attraverso le melodie raccolte sul campo dal 1800 ad oggi. Ha rappresentato la Sicilia alla IX edizione del “Festival internazionale Voix de femmes” con due concerti a Bruxeles e Liegi dove ha condotto “Il repertorio musicale femminile nella tradizione siciliana” Nel 2012 incide insieme “la canzone di Stella”, colonna sonora del film “Ore diciotto in punto”. A seguire lo spettacolo teatrale “Di mafia si muore sempre tre volte”. Attualmente è impegnata con il progetto “Canto di una vita qualunque”, percorso musicale che va dalla ninna nanna alla lamentazione funebre, prendendo spunto dalla tradizione musicale siciliana legata al ciclo della vita.
Enzo Caputo