Stamattina nella prima pagina di “OSSIGENO per l’informazione”, (l’Osservatorio romano promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate), la notizia dell’archiviazione del procedimento per la presunta diffamazione a mezzo stampa di tre giornalisti (tra cui anche il nostro direttore Salvatore Calà) ai quali il sindaco di Sinagra contestava l’accusa di averla diffamata. Una vicenda, che da siciliana (dibattuta nelle aule del tribunale di Patti) diventa nazionale, con i fatti raccontati da Barbara Liverzani.
L’Osservatorio è stato istituito nel 2008 con il patrocinio della FNSI e dell’Ordine nazionale dei Giornalisti per documentare e analizzare il crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, in particolare contro i cronisti impegnati in prima linea nelle regioni del Mezzogiorno, nella raccolta e diffusione delle informazioni di pubblico interesse più scomode e, in particolare, nella ricerca delle verità più nascoste in materia di criminalità organizzata [ma anche dell’attività degli enti locali].
L’Osservatorio ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza pubblica di questo grave fenomeno che limita la libertà di informazione e la circolazione delle notizie.
Ossigeno è consulente dell’Osce e della Commissione Parlamentare Antimafia.
Ha collaborato con la Fondazione Polis di Napoli alla realizzazione del progetto “In viaggio con la Mehari”.
Fanno parte di questo progetto Alberto Spampinato, giornalista parlamentare, che ne è il direttore, Lirio Abbate, caporedattore del settimanale l’Espresso – primo osservatore – Giuseppe Federico Mennella, docente di deontologia del giornalismo all’Università Roma Tor Vergata
Ossigeno vede tra i suoi promotori l’Ordine nazionale dei Giornalisti, l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, l’Ordine dei Giornalisti di Milano, la FNSI e i seguenti Ordini regionali: Abruzzo, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna, Trentino. Dal 2012 l’Associazione Stampa Romana ospita la sede dell’Osservatorio. Dal 2014 la Commissione Europea finanzia le attività internazionali previste per la partecipazione al Progetto ECPMF guidato dalla Fondazione per la Libertà di Stampa di Lipsia.
Ossigeno ha iniziato l’attività nel 2008 raccogliendo informazioni sulle intimidazioni dell’anno in corso e del biennio 2006-2007.
Da allora fa un monitoraggio attivo e continuativo delle violazioni della libertà di stampa che si manifestano in Italia con minacce, intimidazioni o abusi contro giornalisti, blogger, foto reporter, video reporter e altri operatori dell’informazione.
L’Osservatorio verifica la fondatezza delle intimidazioni, classifica gli episodi in base al tipo di minaccia e alla categoria dell’aggressore e pubblica i risultati di ciascun caso ritenuto credibile su questo sito web, con articoli giornalistici e schede nominative
Nella sua home page c’è anche Il CONTATORE delle minacce che rappresenta visivamente la progressione numerica delle minacce e la loro diffusione territoriale.
Il 1 gennaio 2006, il Contatore segnava zero. A gennaio 2016 ha superato quota 2700.
Ossigeno diffonde sintesi periodiche dei suoi dati e pubblica notizie sulle intimidazioni più significative con articoli e NEWSLETTER settimanali in italiano, inglese e francese. Gli articoli di Ossigeno sono riproducibili citando esplicitamente la fonte.
Ossigeno assiste i giornalisti e i blogger in difficoltà con pareri e assistenza legale gratuita. Questo servizio è offerto con il sostegno della fondazione Media Legal Defence Initiative MLDI di Londra.
Dal 2014 Ossigeno ha svolto in sette regioni italiane oltre 30 corsi di aggiornamento professionale a quali hanno partecipato quattromila giornalisti. I corsi, a frequenza gratuita, organizzati in collaborazione con gli Ordini regionali dei giornalisti e accreditati dall’OdG nazionale, trattano in particolare il tema dell’uso intimidatorio delle accuse di diffamazione a mezzo stampa e illustrano le misure precauzionali e difensive da adottare per difendersi da querele pretestuose, citazioni per danni strumentali, pressioni intimidatorie.
Inoltre spiegano che in Italia la legislazione in materia di informazione è punitiva nei confronti di chi raccoglie e diffonde informazioni di pubblico interesse, e ciò è certificato da tutti i forum europei e internazionali. Un corso spiega cos’è la “censura nascosta” che si manifesta nei paesi occidentali liberi e insegna a riconoscerla.
L’Osservatorio ha firmato convenzioni con l’Università di Bologna e con il Dipartimento di Studi Umanistici e il Corso di Laurea Magistrale in “Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria” dell’Università di Roma Tor Vergata. In questo quadro Ossigeno organizza corsi per studenti e giornalisti per conseguire l’attestato di “osservatore delle violazioni della libertà di informazione” .
Il pezzo pubblicato stamattina, riportato sotto…
DIFFAMAZIONE. ARCHIVIATA QUERELA POLITICO CONTRO 3 CRONISTI
Il 17 febbraio 2016 il Giudice per le indagini preliminari, Ines Rigoli, del Tribunale di Patti (Messina) ha archiviato per mancanza di elementi il procedimento per diffamazione nei confronti del giornalista delQuadrifoglionews.it, Enzo Caputo, e del direttore del portale Salvatore Calà, e di Massimo Scaffidi, direttore di Scomunicando.it.
I tre erano stati querelati dal sindaco di Sinagra (Messina), Enza Maccora, dal marito e dal padre della stessa per due articoli: quello apparso su il Quadrifoglionews.it l’8 aprile 2014, a firma di Caputo, e quello pubblicato su Scomunicando.it il 7 aprile 2014.
I testi raccontavano di alcune notizie false, quali l’invenzione di santi patroni inesistenti e l’identificazione del primo cittadino […] inserite alla voce “Sinagra” sull’enciclopedia on lineWikipedia.
“La querela ci ha colto totalmente di sorpresa perché negli articoli incriminati non si nominavano mai il sindaco di Sinagra e i suoi familiari – ha detto il giornalista Caputo aOssigeno – Non solo, scrivendo delle modifiche pirata inserite alla voce “Sinagra” suWikipedia abbiamo detto che si trattava di ‘bufale’ e di uno ‘scherzo di pessimo gusto’ e non abbiamo riportato nel dettaglio ciò che era scritto suWikipedia“.
“Spero che questa querela infondata non sia un modo per non farmi più scrivere, per tenermi tranquillo. Io non ho niente di personale contro il sindaco: faccio soltanto il mio lavoro di giornalista”, ha aggiunto il direttore Calà.
I tre giornalisti hanno saputo di essere stati querelati dal primo cittadino a dicembre del 2015, quando sono stati convocati dal Gip.
Prima dell’archiviazione della richiesta del rinvio a giudizio da parte del Gip, già il Pm aveva richiesto l’archiviazione, ma gli avvocati del sindaco di Sinagra avevano presentato opposizione.
Barbara Liverzani