Si sta facendo tanta, ma tanta caciara dietro queste unioni civili, il nuovo casus belli nazionale, tanto che ormai il livello della discussione è come quello di una rissa di strada. Migliaia di articoli, di post e di cinguettii per dire tutto ed il contrario di tutto. Tema importante, fondamentale per la nostra società non lo nego, ma forse tutti noi dovremmo imparare a veder più in la del nostro naso.
Credo che anche per l’Italia sia arrivato il tempo per il riconoscimento dei diritti di tutti e per ribadire l’urgenza di approvare il disegno di legge sulle Unioni Civili. Una legge di civiltà che il nostro Paese attende da troppi anni. L’Italia non ha attualmente una legislazione effettiva per le unioni civili ma finalmente in questi giorni è in discussione in Parlamento un disegno di legge che mira a colmare questa lacuna.
Tuttavia lo ammetto, mi viene impossibile discutere con chi ritiene che solo un uomo e una donna, insieme, possano svolgere la funzione genitoriale e donare amore ai propri figli, cosa che implicherebbe che i figli di genitori divorziati o vedovi od omosessuali in qualche modo crescano peggio degli altri.
Quello di cui i bambini hanno realmente bisogno è di un amore puro, vero e responsabile da chiunque esso provenga sia etero o gay, da genitori che antepongano le loro necessità alle proprie e che sappiano nello stesso tempo porre loro dei giusti limiti e aiutarli a crescere. L’amore è sempre sacramento di Dio se rispetta la libertà dell’altro. L’amore possessivo, al contrario, anche se è tra un uomo e una donna, può non essere sacramentale nel significato profondo del termine. Dunque il fatto di crescere con due donne o con due uomini non rappresenta il problema se c’è l’amore quello vero e comunque sempre meglio di vivere in un istituto.
Ma in mezzo al clamore delle lotte di questi giorni, chi sta pensando ai bambini, protagonisti involontari di questa disputa? Un bambino che cresce in una società sana è un bambino più facilmente votato alla legalità, mentre chi cresce in contesti “complessi”, facilmente prende altre strade. Quanto investirai su un bambino in termini di cultura e servizi, tanto otterrai da lui in termini di onestà! Su questo si concentri il Governo di adesso, e chi governerà in futuro. Una vera, grande vittoria, l’avremo noi tutti, quando si metterà in atto una strategia per l’infanzia ed una semplificazione delle leggi che regolamentano l’adozione nazionale. Quale sarebbe la cosa logica, in un paese logico come l’Italia? Tanti bambini senza famiglia, tante famiglie senza bambini… che i minori senza famiglia ne trovassero una, attraverso le adozioni. Ma in questo momento il problema vero è il disegno di legge Cirinnà. O meglio, è la cosa che va di moda, un cavallo di battaglia tra assertori dei diritti civili di tutti e coloro che invece contrastano queste visioni non tradizionali. E forse di bambini e adozioni, argomenti anch’essi tutt’altro che semplici, speriamo, se ne riparlerà soltanto in seguito.