Palermo – Panificio regala pane e pizze invendute ai più bisognosi

A te che stai passando un periodo brutto, a te che hai una famiglia da sfamare, a te che non arrivi a fine mese, non umiliarti. La sera dalle 20:00 alle 21:00 passa da noi. Ti mettiamo a disposizione il non venduto di pane, pizza, focacce e rosticceria. Il nostro gesto è solo un piccolo contributo volontario alla tua vita”.

Panificio-La-spiga-doro-2-632x474E’ bastato questo semplice messaggio postato su facebook e condiviso successivamente da quasi 12 mila utenti  per fare diventare il panificio “La spiga d’oro” in piazza Tommaso Natale a Palermo un punto di riferimento per le famiglie più povere che hanno difficoltà anche a comprare un pezzetto di pane ai propri figli. Il panificio infatti, ogni sera, mette a disposizione gratuitamente i prodotti non venduti come pane, biscotti e qualche pezzo di pizza, donandoli a chi, esasperato da una crisi economica senza fine, non è più in grado di acquistarli.

Questo bellissimo e nobile gesto se da un lato permette di sfamare e di dare un concreto aiuto a chi vive in situazioni economiche disperate, dall’altro permette che il cibo rimasto invenduto non vada sprecato.  “Anche se economicamente questa iniziativa non va a nostro favore – dice Cinzia Battaglia, titolare della “Spiga d’oro” – è il nostro cuore a guadagnarci .  La titolare dell’esercizio commerciale conclude l’intervista togliendosi qualche sassolino dalle scarpe:“Abbiamo fatto tutto da soli, perché inizialmente avevamo chiesto aiuto alla Chiesa, ma nessuno si è mai presentato per ritirare la roba”.

Sarebbe bello se anche i panifici delle nostre zone, magari consorziandosi tra loro in modo da ridurre notevolmente i costi e raccogliendo i prodotti  invenduti durante la giornata destinati alla pattumiera, proprio sotto le festività natalizie,  ripetessero l’esperimento portato avanti dal panificio palermitano la “Spiga d oro”, magari, al contrario di quanto avvenuto a Palermo, con la fattiva collaborazione delle Chiese locali e delle associazioni di volontariato. Utopia? Forse, ma  il bello in questa vita è che anche i sogni a volte possono trasformarsi in realtà, basta crederci!

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