Ottime notizie per il comparto agricolo siciliano arrivano da Bruxelles, infatti è stato approvato dalla Commissione UE il nuovo piano di sviluppo rurale della Regione Siciliana che usufruirà di una dotazione finanziaria di oltre 2,2 Miliardi di Euro.
La principale novità del Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2014-2020, anche se in realtà gli interventi partiranno nel 2016, approvato dalla Commissione europea è che si tratta del più grosso in Italia: oltre 2 miliardi e 200 milioni, con un incremento di 27 milioni rispetto al vecchio programma.
Raggiante il neo assessore regionale siciliano all’agricoltura Antonello Cracolìci che – ringraziando la struttura del dipartimento assieme al dirigente Barresi per il lavoro svolto con assoluta devozione prima che questi diventasse assessore – ha illustrato il Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020 approvato dalla Commissione europea:”Sarà una grande boccata d’ossigeno per un’agricoltura che deve innovare e che dobbiamo aiutare anche a trasformare.
Ci sarà un’attenzione forte verso la filiera, e la capacità delle nostre aziende agricole di poter saper esportare conquistare i mercati interni. In una regione con la più alta percentuale di produzione biologica, il 40% dei fondi sarà destinato al potenziamento degli interventi in ambito biologico e ambientale. E ancora ci sarà spazio per il finanziamento di 1066 start up extra-agricole, la nascita di micro imprese finalizzate a servizi innovativi; l’estensione della banda larga per le isole minori con i cavidotti per Ustica, Pantelleria e Stromboli; 16 piani comunali, interventi per le energie rinnovabili, e per infrastrutture ricreative destinate a favorire il turismo agricolo”.
Insomma un grande risultato raggiunto dalla Regione siciliana e dai suoi dirigenti, sperando che almeno questa volta non si ricada negli errori del passato che hanno portato al mancato utilizzo delle risorse europee o, ancor peggio, alla loro dispersione per assenza di progettualità strategica.