Ci risiamo… sembra non esserci pace per la citta di Messina ed i propri abitanti: un’altro cedimento strutturale della condotta di Calatabiano a causa di una nuova frana e rubinetti di nuovo a secco nella città dello Stretto.
Sembrava concluso l’incubo di questi giorni senza acqua e seppure a singhiozzo l’acqua sembrava essere tornata, ma l’ennesima frana della collina in prossimità della condotta Calatabiano ha portato i messinesi nell’emergenza idrica vissuta sino a due giorni fà. La stessa linea che il 30 ottobre era stata riparata dopo che la città era letteralmente rimasta a secco per sei giorni di fila, con scuole e uffici chiusi.
La prefettura alle 11 ha riunito l’unita’ di crisi. Secondo l’ufficio del governo sembrerebbe essersi verificato, sempre nel territorio di Calatabiano, una fuoriuscita di acqua dal sistema di drenaggio, con avvallamento del terreno. E’ stata sospesa l’erogazione idrica e si sta provvedendo all’attivazione del bypass che pero’ ha una portata corrispondente ad un terzo del fabbisogno cittadino.
I tecnici presenti sul posto stanno verificando se si tratta di rottura o lesione. Certamente, spiega la prefettura, in riferimento alla nuova frana che ha fatto ripiombare la città dall’incubo vissuto per una settimana, “viste le condizioni precarie del terreno su cui poggia la condotta, divengono urgenti le attività di ancoraggio e di consolidamento della collina, peraltro già segnalate al Comune di Messina, all’azienda erogatrice delle risorse idriche e alla Protezione civile regionale”.
Intanto diversi quartieri della città sono già senz’acqua: parte del Viale San Martino, via Garibaldi, viale Giostra e Annunziata.
Solo le abitazioni che si riforniscono dall’acquedotto della Santissima continueranno ad avere l’acqua. Appena si è diffusa la notizia della rottura della condotta alcune persone si sono messe in fila davanti alle autobotti.
Il presidente dell’Amam, Leonardo Termini ha dichiarato: “Non è colpa nostra se è franata la collina. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità noi abbiamo sempre operato bene, ma in questa parte del territorio c’è un grave dissesto del territorio.
L’avevamo detto che dopo la riparazione della condotta si sarebbe dovuta mettere in sicurezza la collina, ma nessuno ci ha ascoltato. Abbiamo riparato la condotta in tempi record non potevano fare di più”.
“Alla luce del verificarsi di nuove criticità nell’erogazione idrica a Messina e del perdurare di pesanti disagi per la cittadinanza, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’immediato invio in loco di uomini della Protezione civile nazionale, coordinati sul posto dal Capo della struttura, ingegner Fabrizio Curcio”.
Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.