Quella che oggi vi raccontiamo è la storia di un nonno sprint ottantaduenne, Alessandro Bellière conosciuto in tutta Italia con l’appellativo de il “Forrest Gump italiano”.
La passione di Alessandro Bellière, è girare l’Italia a piedi, in solitudine, e per i suoi compleanni ama regalarsi grandi imprese.
Nato a Parma nel 1933 ma residente da anni a Bologna, per i suoi 82 anni non ha voluto né torta, né candeline, ma si è voluto mettere alla prova con un’impresa ardua: attraversare l’Italia, a piedi, passando per strade statali, provinciali, vie e viuzze del Bel Paese. Così l’anziano podista che è partito il 20 agosto scorso da Chiavenna, in provincia di Sondrio, con l’intenzione di percorrere 2117 km a piedi lungo la dorsale appenninica italiana, arriverà a Trapani il 24 ottobre, giorno del suo 82esimo compleanno. Sicuramente un compleanno più unico che raro.
Un vero e proprio Forrest Gump italiano capace di attraversare a piedi tutto lo Stivale, da Nord a Sud.
“Non sopporto- afferma l’atleta 82enne – di vedere uomini della mia età ed anche molto più giovani seduti al bar tutto il giorno a leggere il giornale e a giocare a carte. Io mi sento benissimo e sono in splendida forma, merito di tutto lo sport che ho praticato nella mia vita”.
E non è di certo una novità che il Bellière festeggi in modo particolare i suoi compleanni, difatti questa non è l’unica impresa che il Bellière ha intrapreso. Già due anni fa per il suo ottantesimo compleanno, l’ex alpino paracadutista, era partito da Predoi, in Alto Adige (il comune più a nord d’Italia ) per arrivare a Capo Passero, in provincia di Siracusa (comune più a sud d’Italia).
In tutto, l’uomo percorse allora ben 1759 km in 44 giorni, per un totale di 40 km al giorno. Un mese e quattordici giorni via da casa, dalla sua famiglia per compiere la sua impresa sportiva, accolto come un gladiatore o il Forrest Gump di casa nostra da tutti i sindaci d’Italia. “Ho avuto un’accoglienza che non mi aspettavo – dice Belliere – erano tutti felicissimi di vedermi arrivare con la mia divisa sportiva ed il mio zaino da trekking in spalla. Non mi è mancato nemmeno l’alloggio. Su 43 notti, più della metà ho dormito in conventi e parrocchie. Tantissimi i preti che mi hanno dato ospitalità”.
Per festeggiare i suoi primi settant’anni, addirittura ha pensato bene di buttarsi con il parapendio da una montagna dell’Alto Adige. Ma per questa avventura che si concluderà il 24 ottobre si è voluto superare, attrezzandosi anche contro i miscredenti: “Sono partito con un gps così che tutti potessero controllare i miei spostamenti passo dopo passo, senza insinuare che io sia salito su una corriera o su un treno”.
Che dire?? Complimenti nonno Alessandro.