Complice una stagione estiva – nonostante il calendario ci avverta che siamo già in autunno – che sembra non voglia concludersi in quanto ancora le temperature sono ben oltre i 30°C, e un mare che definire solo calmo è alquanto riduttivo, i viaggi della speranza dei popoli nord africani non sembrano voler fermarsi e così anche oggi c’è da registrare l’ennesimo sbarco di migranti sulle coste siciliane.
Al contrario di altri stati Europei, la Sicilia non alza muri, non chiude frontiere e non fa finta di non vedere navi in difficoltà, ma accoglie tutti siano essi profughi politici, o gente disperata che scappa dal proprio paese martoriato dalla guerra.
Compie tutto ciò con estrema modestia spinta dall’estremo spirito compassionevole e ne sono testimoni i tanti volontari che ad ogni sbarco offrono tutto ciò che possono per far sentire questi profughi un pò meno soli ed abbandonati non chiedendo nulla in cambio…Se il Nobel per la Pace quest’anno venisse assegnato alla Sicilia sarebbe più che giusto e non vi sarebbe niente di scandaloso..anzi.
Comunque tornando alla cronaca, sono arrivati stamani al molo Marconi di Messina 239 migranti sulla nave norvegese Siem Pilot dopo che i profughi a bordo di una carretta del mare che rischiava di naufragare, sono stati recuperati al largo del Canale di Sicilia.
A bordo della nave, che è arrivata in porto intorno alle 8.30, 186 uomini, 41 donne e 12 bambini. Al molo sono stati accolti da personale dell’Asp e volontari. Sul posto le forze dell’ordine coordinate dalla Prefettura di Messina.
Dopo le operazioni di sbarco e le prime cure, la maggior parte degli immigrati sono stati trasferiti nei centri di accoglienza della città, mentre gli altri verranno accolti in strutture del centro e nord Italia.
