L’accorpamento tra l’Ospedale Piemonte ed il Centro Neurolesi Bonino-Pulejo è ormai ad un passo: da Roma, infatti, è arrivato l’atteso disco verde del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, grazie anche alla decisiva mediazione dell’assessore regionale Baldo Gucciardi.
La fusione fra le due realtà sanitarie per la nascita di un grande polo, secondo quanto descritto dal ddl approvato in commissione sanità all’Ars e redatto da Picciolo e Formica, è a questo punto la via maestra per il salvataggio del nosocomio, con buona pace delle ragioni espresse dall’Udc che perorava, invece, l’affidamento dello stesso all’Asp. Dunque, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte resterà attivo e funzionante, in deroga al decreto Balduzzi e alla spending review obbligata da Roma, purché si crei una sinergia con il Policlinico per garantire un servizio efficiente e Roma stessa mantenga un potere di vigilanza e controllo.
“Abbiamo lavorato per creare a Messina il più grande polo riabilitativo del Mezzogiorno d’Italia. Il ministro Lorenzin non deluderà le aspettative dei messinesi”. Così i parlamentari Vincenzo Garofalo e Bruno Mancuso. “Siamo alle porte di una svolta epocale per la nostra città della quale abbiamo l’impressione che non ci si renda conto.
Avere un polo riabilitativo d’eccellenza significa consentire a Messina di fare un salto in avanti di anni luce nel settore, significa dare ossigeno all’economia asfittica della città e, ancora, consentire a tanti nostri giovani laureati nelle professioni mediche di restare a esercitare qui il loro talento e la propria competenza. Con questa idea abbiamo presentato al ministro nei mesi scorsi la proposta di fusione del Piemonte con l’IRCCS. Una proposta che si è dimostrata valida tanto che i direttori generali di programmazione e ricerca del ministero che a Messina hanno effettuato le verifiche per capire se fosse possibile realizzare il progetto, hanno presentato relazioni più che positive.
Il fronte sul quale ci siamo impegnati con la Lorenzin di più in queste ultime settimane è quello che riguarda il mantenimento del pronto soccorso al Piemonte. Abbiamo lavorato con l’obiettivo di dimostrare che la fusione può non solo essere compatibile con il mantenimento del pronto soccorso ma, addirittura, favorirne il potenziamento degli aspetti emergenziali. Abbiamo parlato con il Ministro – concludono i parlamentari – e siamo fiduciosi che molto presto arriveranno le certezze che aspettiamo anche su questo fronte. Poi la Regione dovrà fare la sua parte”.