Sicilia – Maxifrode con carte clonate, la mafia dietro la truffa

Scoperta a Palermo, dopo una lunga indagine condotta della squadra mobile della polizia, una maxifrode realizzata attraverso l’utilizzo di carte di credito clonate. In manette 24 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, al riciclaggio e all’illecito utilizzo di codici di carte di credito clonate.

carta-di-credito-clonataLa banda sgominata dalla Polizia aveva contatti internazionali in Russia, Ucraina e Romania e sembra – sull’ipotesi sta indagando la polizia internazionale- che dietro questa operazione dal vasto raggio  possano esserci i tentacoli di Cosa Nostra.

L’operazione, denominata “Free Money”, è partita a seguito della denuncia presentata alla Squadra Mobile dal direttore di un istituto di credito cittadino, relativa ad un tentativo di frode con carte di credito clonate, avvenuto attraverso l’utilizzo illecito di un pos appartenente ad una ditta di autonoleggio con sede a Palermo come ha spiegato il capo della squadra Mobile Rodolfo Ruperti.”La scelta dell’autonoleggio è perchè permetteva di fare delle transazioni con un volume di denaro più elevato, ne abbiamo registrate alcune molto importanti, mentre il sistema classico della strisciata col pos permetteva una realizzazione di denaro inferiore”.

Il giro d’affari accertato dagli investigatori ammonta a circa 3 milioni di euro. Le vittime della truffa erano, nella maggior parte dei casi, possessori statunitensi di carte di credito, clonate da hacker russi, per svariate migliaia di dollari.

A detta degli stessi inquirenti si fa sempre più concreta la possibilità che quello delle truffe con carte di credito clonate possa essere un nuovo canale di approvvigionamento delle casse della mafia.

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