Riceviamo & Pubblichiamo, una nota di risposta e di chiarimento dell’assessore al Bilancio e vice sindaco Gaetano Scaffidi, in merito ad una lettera pubblicata da un giornale online, dove si paventa il “capolinea dell’amministrazione Ricciardello”.
Per correttezza di informazione pubblichiamo integralmente le due note, quella giunta nella nostra redazione da parte del vice sindaco Scaffidi e quella pubblicata dal sito Canale Sicilia.
“In relazione ad uno singolare articolo apparso in data odierna (ieri per chi legge) sul giornale on line “Canale Sicilia”, del neo direttore responsabile Giuseppe Condipodero, padre del capogruppo di minoranza di Brolo Cono, ove si paventa il “capolinea dell’amministrazione Ricciardello”- non si capisce il perché! – ed un fantomatico rischio di scioglimento del Consiglio Comunale, per presunti ritardi nell’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato,il sottoscritto,nella qualità di Assessore al Bilancio, vuole cogliere l’occasione, vista la serie di incredibili svarioni commessi da questo poco attento lettore,che si guarda bene dal firmare la propria lettera ,di delucidare lo stesso ma anche di chiarire ed illustrare meglio l’iter del procedimento in corso, alla cittadinanza Brolese.
In primis è importante spiegare che al Comune di Brolo la notifica del decreto è avvenuta in data 29/06/2015, in occasione dell’insediamento della commissione liquidatrice, quindi ben 20 giorni dopo la firma del decreto, con la conseguenza che un terzo del tempo a disposizione ( i famosi 90 giorni) per predisporre gli atti necessari era di fatto già trascorso.
Ma tralasciando questo non lieve dettaglio mi corre l’obbligo di spiegare che in questi 3 mesi gli uffici hanno dovuto predisporre, cercare, produrre, una serie infinita di atti, documenti contabili e quant’altro per poter ristabilire una verità contabile per predisporre un documento di tale importanza in considerazione della totale inattendibilità dell’ultima bozza di bilancio approvata nel settembre 2013 dall’allora amministrazione Messina.
L’attento anonimo lettore che scrive al giornale del direttore Condipodero chiaramente sconosce totalmente l’iter amministrativo, se infatti avesse avuto una benché minima esperienza amministrativa non avrebbe scritto simili corbellerie.
Scrive infatti, l’anonimo lettore, che questa amministrazione dovrebbe redigere il “Bilancio riequilibrato 2015”.Nulla di più inesatto.
Infatti l’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato che il Consiglio dovrà votare e trasmettere al Ministero è riferito ovviamente all’ultimo bilancio mancante e quindi esattamente a quello del previsionale 2013 .
Ed infatti quella che l’anonimo lettore definisce “l’unico atto adottato dalla giunta”non è altro che proprio quel primario documento che la Giunta Comunale ha l’obbligo di adottare, infatti la delibera di G.M. n. 137 che ha per oggetto “Programmazione finanziaria – Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per l’esercizio 2013 – Relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale 2013/2015 :Approvazione schemi” attiene proprio a quel documento che la Giunta deve deliberare prima di sottoporre l’atto di programmazione all’approvazione del Consiglio Comunale.
Atto che prima di essere posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale necessità di ricevere il parere del Revisore dei Conti e successivamente deve essere messo per 10 giorni a disposizione dei Consiglieri Comunali per la presentazione di eventuali emendamenti.
Tutti atti propedeutici che sono stati correttamente eseguiti; ad oggi infatti attendiamo il termine dei 10 giorni di deposito ed eventuali emendamenti proposti per poter convocare il Consiglio Comunale entro il mese in corso.
Iter procedurale già portato a conoscenza, da parte della segretaria Comunale,sia al Ministero degli interni, sia alla prefettura di Messina e sia all’assessorato Regionale delle Autonomie locali e della Funzione Pubblica.
Per una migliore intelligenza dell’anonimo lettore si chiarisce altresì che l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2013 , una volta approvato dal C.C., andrà trasmesso al Ministero degli Interni a cui è demandata la relativa approvazione. Il Ministero prima dell’approvazione potrà richiedere eventuali modifiche ed integrazioni, a cui l’Ente dovrà attenersi.
Una volta avuta l’approvazione da parte del Ministero dell’Interno, la relativa bozza di bilancio riequilibrato sarà oggetto di definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale.
Solo successivamente il Consiglio Comunale avrà il tempo necessario per poter approvare gli atti di programmazione ed i relativi rendiconti degli anni successivi, compreso il bilancio di previsione relativo all’esercizio 2015, che lo sbadato anonimo vorrebbe che venisse approvato oggi senza i bilanci precedenti.
Alla luce di tutto ciò quindi si consiglia all’anonimo lettore, ed anche al giornale on line che ne ha ospitato lo scritto, di fare un’attenta riflessione e documentarsi bene prima di paventare scenari catastrofici ed indurre i cittadini in errate considerazioni.
Gaetano Scaffidi
La lettera Pubblicata da Canale Sicilia
“In conseguenza della dichiarazione di dissesto del 23 febbraio scorso, con DPR del 9 giugno 2015 è stato nominato l’Organismo Straordinario di Liquidazione.
La procedura del dissesto impone ai Comuni il termine perentorio di 90 giorni dalla data di nomina della Commissione liquidatrice, per l’adozione del Bilancio Stabilmente Riequilibrato.
È il primo passo verso il ritorno alla normalità gestionale e tale strumento, a rigor di logica, non può essere altri che il Bilancio Stabilmente riequilibrato 2015. Nonostante l’evidenza del termine perentorio imposto dalla legge per l’adozione, il 7 settembre 2015, la scadenza è passata senza che il Comune di Brolo abbia provveduto alla fondamentale incombenza. Anzi, allo stato l’unico atto adottato dalla Giunta Municipale ma non ancora posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, è lo schema di Bilancio 2013.
A sancire l’inadempienza dell’Amministrazione Ricciardello, ora giunge la nota del Ministero dell’Interno del 14 settembre il quale investe della questione l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali.
L’Assessorato con la successiva nota del 17 settembre, nel richiedere una relazione al Segretario Comunale paventa, in caso di conclamata inadempienza, l’ipotesi del consequenziale scioglimento del Consiglio Comunale.
L’operato dell’attuale amministrazione, che in generale non sembra riscuotere grande consenso nell’opinione pubblica Brolese, più volte, in così poco tempo, è stato oggetto di forti critiche e sottoposto all’attenzione degli organismi di vigilanza.
Fino ad oggi il sindaco Ricciardello, non ha mai mancato di attribuire le oggettive disattenzioni della sua amministrazione “alla situazione ereditata, agli sviluppi giudiziari, alla necessità di ricostruire uffici e dotazione organica trovando, in questo, un forte supporto del cognato, On. Nino Germanà il quale non ha lesinato tumultuose – per quanto a volte singolari – interrogazioni parlamentari e mediatiche, non mancando di riscontrare una benevola predisposizione all’ascolto da parte delle varie istituzioni.
Sarà così anche questa volta?
Ci sarà qualcuno, nel settembre 2015, disposto a credere che il clamoroso mancato rispetto dei termini imposti dalla legge sia “poca cosa” addebitabile ancora una volta ai fantasmi del passato?”