Non c’è tregua per le indagini che sta portando avanti la Procura di Patti, in merito all’infinita inchiesta su mutui ed opere fantasma al Comune di Brolo.
Infatti, nei giorni scorsi, per la precisione nello scorso fine settimana i Carabinieri della giudiziaria di Brolo hanno messo in opera il provvedimento di sequestro di nuovi atti, firmato dal pubblico ministero Francesca Bonazinga.
La nuova disposizione del pubblico ministero che è stato notificato al sindaco ed ai quindici indagati dell’inchiesta in corso, stavolta ha fatto sequestrare non più faldoni di documenti, che ormai riempiono gli scaffali degli armadi della Procura pattese, bensì il computer o meglio il server di dati e quattro case di memorie contenenti i dati della contabilità dell’ufficio ragioneria brolese.
Da quello che si è potuto capire, i militari dell’arma hanno motivato l’acquisizione di tali dati con la necessità di ricostruire l’esatta dinamica delle operazioni di entrata ed uscita ed individuare gli utenti legittimati al operare sul sistema. In virtù di ciò, il sequestro del server e delle memorie potrebbe essere servire al riscontro incrociato dei dati contabili. A quanto pare in quei server il comune brolese potrebbe aver copiato tutti i dati relativi alla contabilità finanziaria dell’ente registrati dal sistema Halley.
Nel decreto di sequestro lo stesso pubblico ministero motiva l’acquisizione di tali dati con la necessità di ricostruire l’esatta dinamica delle operazioni di entrata ed uscita ed individuare gli utenti legittimati al operare sul sistema. Come si ricorderà lo scorso settembre, Il sistema informatico di contabilità operativo al Comune di Brolo, era già finito al centro dell’attenzione degli inquirenti, dopo la denuncia presentata dal sindaco Irene Ricciardello su una manomissione dei computer dell’ufficio ragioneria.
All’epoca fu segnalata alla procura la sparizione dal sistema di diversi file, tra cui quelli inerenti gli accertamenti in entrata. Quella manomissione del sistema informatico venne rilevata dal ragioniere Filippo Conti, l’esperto che l’amministrazione aveva affiancato all’allora responsabile dell’area finanziaria, Damiano Passarelli.
Sull’esatezza o meno dei dati contabili del comune di Brolo ed alla ricostruzione dell’esposizione debitoria che poi portò alla dichiarazione del dissesto finanziario, nel recente passato anche l’ex sindaco Salvo Messina aveva presentato degli esposti in procura.
Mentre la telenovela “Mutui Fantasma”, si arricchisce di nuove puntate, con il finale che ancora non è stato scritto, c’è anche da sottolineare che nel prossimo mese di ottobre, potrebbero esserci clamorose novità che potrebbero arrivare e cambiare tante cose anche da Roma, dato che nella capitale ci sarà la prima udienza della causa intentata dal Comune brolese contro la Cassa Depositi e Prestiti per chiedere l’annullamento di quei mutui contratti negli anni con procedure illegittime e finiti al centro dell’inchiesta.
In attesa delle notizie autunnali, comunque, l’attenzione rimane al momento su cosa cercano gli inquirenti in questi server sequestrati che non sia stato già oggetto d’indagine ed acquisito agli atti?